
Il governo Meloni si è insediato con la promessa di cambiamento, coerenza e difesa degli interessi degli italiani. Ma, a distanza di oltre due anni, la realtà è ben diversa. Tra annunci roboanti e continui dietrofront, il quadro che emerge è quello di un esecutivo che gioca con la propaganda, inganna i cittadini e favorisce i soliti noti. Dalla gestione imbarazzante del caso Almasri alla farsa della tassa sugli extra-profitti, passando per il definanziamento della sanità, l’aumento della povertà e il tradimento della promessa sulle accise, ecco cinque delle più eclatanti bugie del governo Meloni.
1. Il caso Almasri: Meloni urla al complotto
Il caso di Mohammed Almasri è l’ennesima dimostrazione di come il governo Meloni cerchi di manipolare la realtà per difendere l’indifendibile. Su di lui pende un mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI), per crimini contro l’umanità e crimini di guerra (è accusato di aver ucciso 34 persone e di averne sessualmente violentate 22, di cui un bambino di 5 anni). L’Italia, tramite il trattato di Roma, fa parte di tale organismo e quindi è vincolata all’arresto e alla consegna del soggetto. Ma il governo ha deciso di ignorare l’obbligo, con il Ministro della Giustizia Nordio che si è rifiutato di dare il via libera necessario affinché la magistratura potesse intervenire. Almasri è stato addirittura rimpatriato in Libia con un volo di stato.
Quando la questione è esplosa, Giorgia Meloni, donna, madre e cristiana, ha subito messo in scena la sua solita strategia: fare la vittima e gridare al complotto. Il 28 gennaio scorso, ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia, ma in realtà non si trattava affatto di un avviso di garanzia: il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, aveva solo trasmesso una denuncia al Tribunale dei Ministri, come previsto dalla legge, quindi come atto dovuto.
Ma Meloni non ha perso l’occasione per usare la vicenda a scopi propagandistici, dichiarando: “Vado avanti senza esitazioni, in questa vicenda sono in gioco la sicurezza della nazione e l’interesse degli italiani”. Peccato che di sicurezza nazionale qui non ci sia traccia: il governo si è semplicemente preso beffa degli impegni internazionali e ora tenta di confondere l’opinione pubblica per nascondere le proprie responsabilità.
2. Extra-profitti delle banche: la grande farsa
Ad agosto 2023, il governo Meloni annunciava con orgoglio la tassa sugli extra-profitti bancari, una misura presentata come una battaglia contro i guadagni ingiusti delle banche. Peccato che fosse una presa in giro colossale.
La tassa, che prevedeva un’aliquota del 40% sugli extra-profitti, era in realtà scritta in modo da non essere vincolante: le banche potevano infatti evitare di pagarla semplicemente accantonando gli utili sotto forma di riserva di capitale. E ovviamente tutte hanno scelto questa opzione.
Il risultato? Zero entrate per lo Stato e banche libere di accumulare miliardi di euro di profitti, con la benedizione del governo. Non è un caso che Forza Italia, storicamente vicina agli interessi bancari, abbia spinto per svuotare di significato la tassa. La famiglia Berlusconi, attraverso Fininvest, possiede infatti il 30% di Banca Mediolanum, una delle principali beneficiarie del provvedimento. Mediolanum ha registrato nel 2023 un utile record di 822 milioni di euro, con un incremento del 62% rispetto all’anno precedente.
Altro che giustizia sociale: questa tassa-farsa è stata solo l’ennesima sceneggiata propagandistica, utile a prendere in giro gli italiani mentre il governo continua a proteggere i privilegiati.
3. Sanità definanziata: altro che investimenti record
Il governo Meloni ha più volte annunciato finanziamenti record per la sanità, ma la realtà è ben diversa. Il Sistema Sanitario Nazionale è in crisi, e il governo non ha fatto nulla per risollevarlo.
Se si guarda il rapporto tra spesa sanitaria e PIL emerge il vero quadro: nel 2023 il rapporto è sceso al 6,2%, e si prevede che scenda ancora fino al 6,1% nel 2026. Numeri ben al di sotto della media europea e completamente incompatibili con la narrazione del governo.
E mentre la sanità pubblica viene definanziata, sempre più italiani sono costretti a rinunciare alle cure: nel 2023, 4,5 milioni di persone hanno dovuto fare i conti con liste d’attesa infinite o con costi sanitari insostenibili. Il 7,6% della popolazione ha rinunciato a cure mediche necessarie, un aumento netto rispetto al 6,3% del 2019.
Meloni sa benissimo che i fondi stanziati non bastano nemmeno a coprire l’inflazione e l’aumento dei costi sanitari, ma continua a sventolare la bandiera dei suoi presunti investimenti. Un’altra grande bugia, che si traduce in un peggioramento delle condizioni di vita di milioni di italiani.
4. Accise e caro carburante: la menzogna più sfacciata
Giorgia Meloni, in campagna elettorale, si era fatta paladina del taglio delle accise sui carburanti. Celebre il video in cui, davanti a un distributore di benzina, affermava che le accise andavano abolite. Una volta al governo, però, ha fatto l’esatto opposto: non solo non ha rinnovato il taglio delle accise introdotto dal governo Draghi, ma ha addirittura previsto un aumento delle accise sul gasolio nel piano di bilancio presentato il 28 settembre 2024, con un impatto stimato di quasi due miliardi di euro annui per le famiglie italiane.
Risultato? Gli italiani pagano la benzina a prezzi record. Questa, tra tutte le bugie, è forse la più sconcertante: una promessa tradita in modo così palese da essere impossibile da giustificare.
5. Il miracolo di Giorgia: sono aumentati i poveri
Secondo il programma elettorale di Fratelli d’Italia, il governo Meloni avrebbe dovuto ridurre la povertà assoluta. In realtà, l’ha solo aumentata.
L’abolizione del Reddito di Cittadinanza, sostituito con un sussidio più basso e più facile da perdere, ha lasciato migliaia di famiglie senza aiuto. Il nuovo sussidio da 350 euro al mese è del tutto insufficiente e viene revocato immediatamente se si rifiuta una sola offerta di lavoro “congrua” (che può significare qualsiasi impiego, anche precario e malpagato).
Il risultato? Nel 2023, 5,7 milioni di italiani vivevano in condizioni di povertà assoluta, pari al 9,7% della popolazione. Tra questi, 1,3 milioni sono minori, un dato in aumento rispetto agli anni precedenti. Nel frattempo, la ricchezza si concentra sempre più nelle mani di pochi: in Italia, solo 73 persone possiedono 301 miliardi di euro, mentre milioni di cittadini faticano a sopravvivere.
Meloni e il suo governo non hanno combattuto la povertà, l’hanno aggravata, togliendo ai più deboli e lasciando che i privilegiati continuassero ad arricchirsi.
Il governo Meloni è il governo delle bugie
Il governo Meloni è maestro nella propaganda, ma la realtà è chiara: non difende gli italiani, difende solo se stesso e i potenti. Queste cinque bugie non sono incidenti di percorso, ma un preciso progetto politico. Più tasse per i cittadini, meno servizi pubblici, più favori ai ricchi e meno sostegno ai poveri: ecco il vero volto della destra al potere.
Claudio Napolitano