Come con i de Boer, anche qui si ha a che fare con un difensore ed un centrocampista. Entrambi, come i succitati olandesi e i danesi Laudrup, sono stati pilastri nello stesso periodo della propria Nazionale: Kolo e Yaya Touré sono due fratelli Ivoriani, nati e cresciuti a Bouaké, capoluogo del distretto del Bandama, in Costa d’Avorio. Tutti e due hanno mosso i primi passi a livello calcistico nell’ASEC Mimosas, squadra del massimo campionato nazionale in cui hanno militato altri grandi esponenti del calcio ivoriano come Kalou e Gervinho.
Dal proprio paese fu Kolo ad arrivare con un volo di sola andata nel calcio che conta. Nel 2001, infatti, venne prelevato proprio dall’ASEC per essere condotto all’Arsenal, dove fu uno dei protagonisti della vittoria del campionato del 2004, l’ultimo vinto dai Gunners, e dove stazionò fino al 2009. Yaya, invece, fece il giro largo, ma l’attesa fu remunerativa. Dopo le esperienze in Belgio, Ucraina e Grecia (tra Beveren, Metalurh Donec’k e Olympiakos, dove vinse il campionato) giunse per un breve soggiorno nel Principato di Monaco, per poi sbarcare a Barcellona. In Catalogna si dimostrò decisivo per la conquista della Champions del 2009, non tanto in termini realizzativi quanto più in termini tattici. Già, perché Yaya divenne anche un top scorer solo nella sua esperienza a Manchester, sponda City. Nel 2010, infatti, il classe ’83 lasciò la Spagna per raggiungere il fratello Kolo, che aveva salutato Londra l’anno precedente, e da lì vi fu una ulteriore crescita tecnica e professionale.
Se Kolo, con il passare del tempo, iniziò ad essere impiegato sempre di meno da Mancini, Yaya ne divenne un chioso fisso, un’ossessione, che il tecnico di Jesi avrebbe voluto portarsi ovunque nel corso della sua carriera. Il punto apicale della carriera del centrocampista venne raggiunto quando, nella stagione 2013-2014, arrivò a segnare 24 gol in 49 presenze tra campionato e coppe: numeri da attaccante puro, che lo hanno consacrato come uno dei migliori interpreti del suo ruolo, nonché cardine inamovibile della Nazionale ivoriana che si aggiudicò la Coppa d’Africa nella spedizione di Guinea nel 2015, cui prese parte anche Kolo. Quest’ultimo, dopo aver militato anche nel Liverpool e nel Celtic, ha appeso le scarpette al chiodo proprio ora, nel 2017, a 36 anni, diventando collaboratore tecnico prima della Nazionale ivoriana, ad agosto, e successivamente proprio nel Celtic, due mesi fa. Yaya è ancora in attività, al Manchester City, dove però non sta trovando con Guardiola lo spazio che Mancini riuscì a ritagliargli, complici anche alcuni fastidiosi infortuni.
Vincenzo Marotta