Nonostante Hillary Clinton alla vigilia delle elezioni, secondo i sondaggi, fosse considerata la favorita, Donald Trump, contro tutte le previsioni, ha avuto la meglio.

Era dal 2008 che i repubblicani, dopo George W. Bush, non sedevano alla Casa Bianca. Fino ad oggi, quando Trump si è imposto conquistando anche Wisconsin, Michigan e Pennsylvania, stati considerati storicamente democratici.

Ma quali sono i reali obiettivi di Donald Trump?

Dalla squallida campagna elettorale e dal suo programma, si evince la viscida indole del nuovo presidente.

A un mese dalle elezioni presidenziali, Donald Trump ha fatto leva sulla campagna anti-immigrazione, promettendo ai suoi elettori un sistema accurato di verifica dei requisiti per l’ingresso negli Stati Uniti:

“Dovremmo far entrare in questo Paese solo chi condivide i nostri valori e chi rispetta la nostra gente. Durante la Guerra Fredda avevamo un test ideologico. Siamo in ritardo ed è giunta l’ora di nuovi test per le minacce che affrontiamo oggi”.

Vi ricordate il recente episodio di Gorino? Venti immigrati hanno fatto dietrofront a causa dell’inospitalità dei residenti, facendo una pessima figura a livello nazionale. Sono stati criticati da quasi tutti gli italiani, compresi i politici. Certo, un gesto vile che non ha bisogno di ulteriori commenti. Ma se ci riflettiamo, questo gesto non è molto diverso da quello di Trump, che ha fatto la sua pessima figura a livello mondiale: con la dichiarazione sopracitata, il nuovo presidente si è già macchiato, voltando la faccia a persone innocenti che scappano da una realtà inimmaginabile.

Per questo motivo, ancora un po’ ci si può meravigliare degli italiani brava gente che, prima di una settimana fa, avrebbero esiliato i gorinesi e subito dopo, passato il boom mediatico e con esso il finto perbenismo sui social network, hanno appoggiato lo xenofobo Trump. Bisogna ricordare che quest’ultimo adesso è il presidente della nazione più potente al mondo, la quale decide le nostre sorti muovendoci come burattini a proprio piacimento.

Un’altra importante dichiarazione è stata quella riguardate l’Isis ed internet. Dunque, Trump instituirà una commissione sull’Islam radicale per estirpare le reti jihadiste dal web. Questa proposta, a cui proprio nessuno aveva pensato (ad esempio come se la discussione riguardante Telegram e le conversazioni cifrate end-to-end non fosse mai avvenuta), è semplicemente uno dei tanti castelli di sabbia costruiti al momento per vincere le elezioni. Perché? Non vi è alcun piano concreto che spieghi il modo con cui si possa sradicare la cellula jihadista, per di più ben ramificata nel web.

donald trump

Ma non finisce qui. Ben 50 esperti repubblicani di sicurezza nazionale hanno dichiarato che a Donald Trump “mancano carattere, valori ed esperienza per essere presidente, metterebbe a rischio il benessere e la sicurezza nazionale del Paese”. Parole forti quelle dei firmatari, che non sono gli unici a considerare il nuovo presidente un vero e proprio pericolo. Infatti, Trump è stato paragonato a Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine dallo scorso 30 giugno. Quest’ultimo ha fama di essere uno xenofobo, maschilista, che con nonchalance minaccia di uccidere personalmente qualcuno. Sicuramente Trump non avrà fatto affermazioni simili, ma è famoso per il suo razzismo ed il suo maschilismo.

Cari italiani,ciò che non è chiaro a molti – ed in particolare agli americani – è che, eleggendo una persona come Donald Trump, ci si priva della propria libertà senza rendersene conto.

“Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri, traditori, non è vittima, è complice” (George Orwell)

Ilaria Cozzolino

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