I sogni possono diventare realtà? Dipende dall’atteggiamento che si assume. C’è chi li considera semplici estensioni della mente e, poi, c’è chi ci crede davvero e fa di tutto per realizzarli. Quest’ultimo è il caso dei sognatori, dei “The Dreamers” di Melito di Napoli, ragazzi di un’associazione socioculturale, che sta operando ottimamente all’interno dell’Hinterland a nord di Napoli.
Noi di Libero Pensiero News ci siamo già occupati in passato dei loro eventi e dei loro progetti: ad esempio Melitown o Storie di Napoli e dintorni. Ad un anno dal nostro incontro con l’ormai ex vicepresidente dell’associazione, Renato Rinaldi, siamo tornati a trovarli. Questa volta ad accoglierci col solito entusiasmo e con immancabile gentilezza c’era il numero uno dei The Dreamers, il presidente Giovanni Sodano (24 anni), di cui ci hanno colpito la passione e l’energia:
Come procede ad un anno dal nostro incontro?
“Per fortuna tutto procede per il verso giusto. Il 2016 è stato un anno importante per noi. Abbiamo realizzato importanti iniziative che hanno riscosso un discreto successo. Il numero degli associati e dei volontari, inoltre, è salito. I risultati, perciò, sono soddisfacenti”.
L’ultima volta diceste che avreste gradito un maggiore interesse da parte delle istituzioni locali. Sotto questo punto di vista qualcosa è cambiato?
“Questo continua ad essere uno dei profili più delicati della nostra attività. Siamo certamente riusciti in alcuni casa ad instaurare un buon dialogo con alcune delle istituzioni locali, ad esempio con qualche scuola, con cui stiamo realizzando progetti importanti. In linea generale, tuttavia, non sempre queste hanno risposto con solerzia ai nostri inviti e alle nostre richieste. Basti pensare che, sebbene la nostra sia una delle pochissime realtà associative di carattere giovanile, rilevanti sul territorio, siamo costretti ad usufruire di un locale privato come sede. Abbiamo realizzato in passato qualche progetto di rilievo anche grazie al patrocinio dell’amministrazione, ma, purtroppo, devo constatare che si è trattato solo di rare eccezioni”.
Hai parlato dell’ottimale rapporto con alcune scuole dell’hinterland. Tra queste vi è anche l’I.C. “Rita Levi Montalcini” di Giugliano, con cui state realizzando il progetto Divertiamoci, di che cosa si tratta?
“Sì. È uno dei nostri progetti principali. Un’iniziativa tesa alla promozione dell’educazione e alla tutela e al rispetto dell’ambiente, destinato ai giovani studenti delle scuole elementari. Quest’anno siamo partiti dal Rita Levi Montalcini, dove, tuttora si stanno svolgendo le attività che prevedono sia lezioni di tipo teorico che con esercitazioni di carattere pratico. Le referenti del progetto, Vittoria Amato e Valentina De Pascale, mi hanno riferito come i nostri piccoli compagni di gioco si siano entusiasmati nel svolgere queste attività, confermando l’importanza e il successo di questa nostra iniziativa”.
La discarica a cielo aperto in via Sandro Pertini tra i comuni di Melito e Casandrino è una delle vostre denunce più famose…
“È una delle questioni che più ci sta a cuore. Nei mesi scorsi abbiamo promosso una nuova campagna informativa, attraverso la diffusione sui nostri canali social di un video, che metteva in luce lo scempio presente in quella zona. Abbiamo presentato alle autorità competenti un’altra petizione popolare dopo quella del 2013, bandita sempre da noi e che all’epoca fece rumore. Purtroppo, a causa della precaria stabilità delle amministrazioni locali, non c’è stata data la possibilità di poter attivare un canale di dialogo con queste”.
Per concludere: quali saranno i vostri eventi futuri? Avete in cantiere progetti importanti come Storie di Napoli e dintorni è Melitown?
“Assolutamente sì. I nostri eventi futuri avranno l’obiettivo di promuovere la cultura all’interno del nostro territorio. In tal senso nei mesi scorsi abbiamo realizzato presso “Il Fornaio” di Aldo Pagliuca l'”APERIsognando”, una sorta di aperitivo letterario. Questo evento lo riproporremo una volta al mese. La prima serata fu nostro gradito ospite Emanuele Cerullo, autore de “Il ventre di Scampia”. Abbiamo in cantiere anche altri progetti, rivolti alla promozione della legalità e anche dello sport, che è sempre visto da noi come un elemento, oltre che di grande coesione, dal grande impatto educativo”.
Fonte immagine in evidenza: associazionethedreamersofficial
Giovanni Ruoppo