Da anni si discute di un ipotetico tunnel capace di collegare la città di Maiori con Cava de’ Tirreni. I cittadini, si pongono contrari alla scelta di approvare tale iniziativa e i motivi sono vari: i considerevoli costi, l’impatto sull’ambiente già deteriorato da precedenti manovre umane che hanno leso in maniera decisiva questi territori e il lungo periodo di realizzazione.
Un’iniziativa che costa 128 milioni di euro, finanziati dall’Unione Europea e che permetterebbe la libera circolazione di circa mille auto al giorno. In tal senso, le città appartenenti alla Costiera Amalfitana entrerebbero in un raggio d’azione più ampio che possa metterle in contatto più facilmente con città al di là della Costiera.
Tale tunnel sarà lungo 7,7 km e realizzato a foro unico, con sede stradale ci circa 7 metri, 3,5 metri per corsia, con due banchine laterali di 1,25 metri di larghezza ciascuna. Il tempo di realizzazione sarà di 7 anni: 2 per la progettazione e messa in gara e 5 per i lavori (così come ha dichiarato l’ingegner Aniello Casola).
A Cava de’ Tirreni la galleria avrà luogo in località Tengana, all’imbocco del Trincerone, per arrivare in località Costa d’Angolo, a ridosso del lungomare, prima di entrare nel centro abitato. Questa zona si presta anche alla realizzazione di un parcheggio in roccia a impatto zero come quello che è stato realizzato ad Amalfi negli scorsi anni.
Il progetto è stato presentato alla Regione ed entro fine novembre si potrebbe ottenere già la prima rimessa dei fondi e partire con i lavori.
Come ha affermato l’ingegnere, Aniello Casola, a proposito dei benefici che tale realizzazione apporterà alle due città: “Maiori potrà mettere a disposizione le sue strutture turistiche, il suo bel mare e la sua spiaggia, Cava potrà offrire ai turisti ciò in cui Maiori è carente, ossia aree sportive attrezzate e servizi commerciali. I vantaggi, come è facilmente intuibile, saranno vicendevoli e consentiranno uno sviluppo nei rispettivi settori.”
Al di là dei benefici economici, l’attenzione si focalizza sulla compatibilità che il tunnel ha col territorio circostante e sul precario e delicato equilibrio della Costiera Amalfitana e dei territori limitrofi, in particolare l’attenzione va alle falde acquifere e alle sorgenti esistenti e sui materiali che saranno ricavati dallo scavo, probabilmente utilizzati per ampliare la spiaggia di Maiori.
Nicoletta Crescenzo