MONZA – Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Italia davanti al compagno di squadra e leader iridato Nico Rosberg, e al ritrovato Felipe Massa, che conquista così il suo primo podio da quando è in Williams proprio in casa Ferrari, davanti ai suoi vecchi tifosi. Quarta posizione per il velocissimo Valtteri Bottas, autore di una rimonta da manuale dopo una pessima partenza, che lo ha visto subito scivolare in undicesima posizione; si aggiudica la quinta piazza, invece Daniel Ricciardo, ancora una volta davanti al suo compagno di squadra e pluricampione del mondo Sebastian Vettel. Anche l’australiano parte molto male, disputando silenziosamente i primi 40 giri, dopodiché sfila prima Perez, poi Magnussen e poi lo stesso Vettel, guadagnandosi così un quinto posto meritato. Dietro le due Red Bull figurano Perez, Button, Raikkonen e in decima posizione, Kevin Magnussen, penalizzato con 5 secondi di stop and go ai box per aver ostacolato Bottas in una manovra di sorpasso.
Domenica amara in casa Ferrari, in particolare per Fernando Alonso, che si ritira al 29° giro per un problema all’ERS. Di seguito le sue parole: “Ho iniziato a perdere terreno e non ho potuto fare altro che fermarmi visto il guasto all’ERS – ha dichiarato lo spagnolo in conferenza – Mi dispiace molto per i tifosi ma soprattutto per il team che sta dando il 100% per migliorare. Ieri mi è mancata la velocità e oggi idem anche se forse avrei potuto passare Ricciardo che era un po’ più lento. Per il prosieguo del campionato mi aspetto risultati simili a quelli delle corse precedenti, al massimo potremo fare qualcosa di più a Singapore dove la potenza e il motore contano di meno”.
Poco prima del disastro Ferrari in prossimità della prima chicane, Rosberg si distrae e finisce dritto e fa slalom fra i cartelloni pubblicitari, lasciando così la prima posizione ad Hamilton. L’inglese della Mercedes ha un cattivo start, nonostante parta dalla pole e sul lato pulito del rettilineo, e viene subito sfilato dal compagno di squadra, da una Williams e da un ottimo Magnussen. C’è bisogno di almeno una decina di giri per ristabilire l’ordine e dare la possibilità al pilota inglese di togliersi di mezzo la McLaren del danese e la Williams di Massa; poi il regalo di Rosberg e la volata fino alla bandiera a scacchi.
Il Gran Premio di Monza ha dimostrato ancora una volta in che direzione debba incanalarsi il Mondiale 2014 di F1, con le due Mercedes davvero inarrivabili e i restanti piloti in lotta solo per il 3° posto, quasi esistesse ogni volta una gara a parte. L’unico capace di spezzare il ritmo scialbo di questo mondiale è stato Ricciardo, talento puro su cui la Red Bull ha deciso di puntare; e non potrebbe essere altrimenti se da tre gare consecutive non fa altro che arrivare davanti al povero Vettel, anche questa volta un po’ snobbato dal muretto, che ha deciso di chiamarlo ai box molto prima degli altri, obbligandolo così ad un lungo secondo stint e per questo a preservare gli pneumatici.
Nel gruppo dei delusi ci va ancora una volta anche Fernando Alonso. Ennesima gara di sofferenza su un circuito in cui si sapeva si sarebbe andati male, tanto che Raikkonen dopo le qualifiche, si era quasi ritenuto soddisfatto della 12° piazza. Molti movimenti in casa Ferrari, dalla visita di Montezemolo, che si è detto pronto ancora ad altri 3 anni al vertice del cavallino, alle parole di Sergio Marchionne di questo pomeriggio, decisamente più criptiche, secondo cui: “Ognuno è necessario, ma nessuno è indispensabile”.
Intanto la F1 lascia l’Italia e chiude i battenti per una settimana. Prossimo appuntamento fra dieci giorni a Singapore, nella 14° gara del mondiale, con Hamilton che si è riportato pienamente in corsa per il titolo con il compagno di squadra. Sarà lotta aperta fin dall’interno del paddock.
Puca Nicola