Contagi in netto calo, zone bianche ormai alle porte, ospedali e terapie intensive ritornano a respirare. I progressi delle ultime settimane non possono essere accreditati all’arrivo della stagione estiva, dietro questi dati rassicuranti, infatti, c’è una sola verità: la campagna vaccinale sta funzionando. I vaccini stanno, lentamente, debellando la pandemia da Covid-19.
Attualmente sono più di 12 milioni le persone che hanno beneficiato della vaccinazione completa (entrambe le dosi, una sola nel caso dei vaccini Johnson&Johnson), ovvero il 22,85% della popolazione, mentre le somministrazioni totali sono 35.817.595. Più del 50% dei cittadini ha dunque ricevuto almeno una dose di vaccino. Dati alla mano possiamo affermare che la campagna di inoculazione dei vaccini sta proseguendo a passo spedito iniziando a mostrare molti dei risultati concreti che aveva promesso.
Dopo mesi, infatti, tutte le regioni rientrano nelle fasce di rischio gialla o bianca, a dimostrazione del fatto che il sempre crescente numero delle somministrazioni di vaccini stia in qualche modo contrastando la circolazione del virus allentando di conseguenza la pressione sugli ospedali e il rischio per la cittadinanza. Grazie all’immunizzazione delle categorie più fragili attraverso i vaccini, da settimane ormai sono in netto calo sia i contagi che i decessi e le ospedalizzazioni su tutto il territorio nazionale. Analizzando i dati ufficiali possiamo notare che da aprile 2021 ad oggi il numero degli attualmente positivi si è più che dimezzato passando da 570mila a 210mila, calo che si verifica proprio nei mesi in cui la campagna di vaccinazione ha iniziato ad ingranare le marce più alte. Il sistema sanitario, che a tratti sembrava poter collassare da un momento all’altro, sta dunque tornando a respirare dopo i mesi di agonia dati dalla gravità del quadro epidemiologico.
Stanno ripartendo in maniera graduale anche le attività economiche colpite dalle dure restrizioni dei mesi scorsi. Riaprono infatti gli esercizi commerciali dei settori ristorazione e ricezione turistica, che hanno duramente sofferto in questi tempi di pandemia, soprattutto a causa del disastroso meccanismo di distribuzione dei ristori messi a disposizione dal governo, i quali in molti casi non erano altro che cifre irrisorie distribuite con la modalità “una tantum“. Infine, con i vaccini, stanno terminando quasi tutte le limitazioni che riguardavano le libertà personali. Una su tutte il coprifuoco, che slitterà alle ore 24 dal 7 giugno, per poi scomparire definitivamente il 21 giugno.
Insomma, si respira un’aria totalmente diversa rispetto ai mesi scorsi. Un’aria più leggera, di consapevolezza del fatto che forse siamo davvero vicinə alla fine di questa tragedia chiamata Covid-19. Tutto questo grazie alla validità e all’efficacia dei vaccini, i quali sono stati messi in discussione ed attaccati duramente da una fetta di popolazione (che si riferiscono soprattutto a destra dello spettro politico). A diffondere paura e scetticismo sono stati personaggi politici e non, coadiuvati soprattutto dalla campagna di terrorismo mediatico portata avanti da alcuni giornali, specialmente nei confronti del vaccino AstraZeneca. Titoloni in prima pagina e sensazionalismi No-Vax che sono riusciti a rallentare, seppur per un periodo limitato e con poche conseguenze, la campagna di vaccinazione.
Queste persone e queste testate sono le stesse che ora vorrebbero addirittura bruciare le tappe per un imminente ritorno alla normalità, facendo sparire anche distanziamenti e mascherine. Cari No-Vax e care testate acchiappa-click, se siamo stati in grado di uscire da quest’incubo (o quasi) è solo grazie ai vaccini e su questo non ci sono dubbi.
Gennaro Palumbo