MIAMI, FLORIDA – Stesso continente, stesso vincitore. La musica non cambia dopo una settimana ed un paio d’ore di viaggio dalla California alla Florida. Se ad Indian Wells un ottimo Federer doveva piegarsi dinanzi a Novak Djokovic, stavolta a Miami per Murray tocca addirittura inchinarsi. 7-6 4-6 6-0 il finale del Masters 1000 di Miami, dove Djokovic ha trionfato nuovamente.
Stavolta non c’era Federer ad aspettarlo lì, dall’altra parte della rete, nè il favorito dei pronostici Rafa Nadal, eliminato dal connazionale Verdasco prima che il torneo entrasse nella fase caliente. Ad approfittare di due forfait non irrilevanti ci ha pensato lo scozzese Andy Murray, che quasi senza soffrire e con un tennis più aggressivo che mai è riuscito a strappare un biglietto per la finale nel giorno di Pasqua, ma a scartare il regalo non è stato lui.
Novak Djokovic vince anche a Miami, e dopo l’Australian Open ed il 1000 di Indian Wells sono già 3 i titoli del suo 2015, bottino pieno nelle competizioni di maggior lustro in questo avvio di stagione. Il match non è molto diverso da quello contro Federer di poco più di una settimana fa, ma stavolta al posto dei colpi da genio dello svizzero ci sono i passi in avanti di Andy Murray che con un tennis che raramente gli si è visto applicare (discese a rete, pressing sulla seconda di servizio) ha messo in difficoltà per poco più di un’ora il serbo numero uno al mondo.
Ma si sa, nel tennis spesso e volentieri vince chi commette meno errori, e Novak di passaggi a vuoto ne ha ben pochi ultimamente, o forse sarebbe meglio attribuirgli la straordinaria capacità di aggredire gli avversari nei loro di passaggi a vuoto, come un leone che azzanna le gazzelle, Djokovic si riscatta nei momenti più fatidici del primo set dove va due volte sotto di un break, ma entrambi vengono recuperati immediatamente ed il colpo di frusta sembra nuocere a Murray che però cede solo al tie-break (spareggio che invece, aveva visto Nole molto in difficoltà contro Federer in California).
Nel secondo set Murray dà tutto ciò che resta in serbatoio e porta a casa un meritato pari (complice anche un battibecco di troppo tra Djokovic ed il direttore di gara) e con un 6-4 si va al terzo set. Ma così come Federer si era arreso alla fine dei giochi, così è per Murray. Addirittura 6-0 il risultato che brilla sui tabelloni della Florida, che sanciscono per la quinta volta (per il secondo anno consecutivo) Djokovic il detentore del titolo del Masters 1000 di Miami.
Al termine del torneo, magra consolazione per Andy Murray che scavalca Rafa Nadal e si porta numero 3 del Ranking ATP, mentre lo spagnolo scivola al quarto posto al termine di un altro torneo al di sotto delle sue capacità.
Ma il prossimo appuntamento è sulla terra di Montecarlo, e lì, fino ad arrivare al Roland Garros, la sfida sarà aperta ed agguerrita per tutti.
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Raffaele Cianni