Poche settimane fa è stato pubblicato il primo album di inediti de’ I Tremendi dal titolo “Muri di Sabbia”.
Sette brani che avete messo insieme all’interno di quest’album che è il frutto di un anno di improvvisazioni e condivisione, nonché di sperimentazione, perché avete volontariamente deciso di registrare tutti gli strumenti contemporaneamente.
Christian: «Questo disco raggruppa tutto l’anno passato insieme con questa formazione definitiva, perché è cambiata nel corso del tempo negli elementi. In questo anno abbiamo raccolto tutte le idee ed i brani che mano mano hanno preso forma e alla fine ci siamo ritrovati con i pezzi e abbiamo detto “ok registriamo!”. Abbiamo trovato il contesto di uno studio di registrazione che ci ha permesso di registrare live, come si faceva una volta, diciamo. Eravamo tutti in una sala grande e registravamo in contemporanea. Senza filtri. Ovviamente la voce era separata, in un’altra stanza. A parte qualche piccolo particolare, tutto quello che si sente nel disco è live. Racchiude tutto il nostro percorso, come un check point.»
A chi si rivolge quest’album? Avete dedicato qualche brano a personaggi o figure particolari?
Christian: «Non c’è una figura particolare a cui vogliamo parlare direttamente. C’è una libera interpretazione. Parliamo di temi che comunque riguardano il quotidiano e la città in cui viviamo, ma non c’è una persona a cui ci riferiamo. Sono anche riflessione su noi stessi. Forse qualcosa di introspettivo, quello sì.»
Il brano “Ladro d’istanti” recita:”Le facce sui manifesti non sono quelle che t’aspetti” e ancora nel brano fate riferimento alla politica, alla religione, in generale alle istituzioni. Solitamente vi ritrovate ad analizzare la situazione attuale?
Christian: «Più che durante la stesura dei testi, che sono scritti di getto da Simone, il cantante, la discussione sulla politica, sul senso civico o che è la vita quotidiana della città emerge spesso, anche perché vivendo in una città come Roma è sempre all’ordine del giorno; come tutte le città, però Roma ha sempre una discussione un po’ più particolare, essendo presenti le istituzioni in maniera forte. La discussione c’è ed è normale che si rifletta nei testi e nella musica, perché essendo diretta tocca anche quei temi perché spesso li analizziamo in maniera superficiale, ma che avrebbero bisogno di un contesto e di un luogo e di uno studio dietro un po’ più approfondito. E, quindi, le facce sui manifesti non sono quelle che vorresti perché ci aspetteremmo qualcosa di diverso nel senso di qualità.»
Al momento dell’incisione dell’album avete collaborato con alcuni personaggi già noti nel mondo della musica: Mattia Del Forno e Francesco Caprara. Vi hanno dato dei suggerimenti? Come giudichereste questa collaborazione?
Christian: «Con loro l’esperienza è stata veramente magica. Appena hanno sentito i brani si sono subito immedesimati nel progetto e, quindi, è stato tutto più semplice. Siamo passati da conoscenti ad amici nell’arco di una settimana. Tutto è stato più facile e poi il rapporto continua nel tempo. C’è stato uno scambio: ovviamente loro sanno e danno molto, perché l’esperienza fa da padrona. La cosa bella è stata proprio vedere il loro impegno e la loro voglia di aiutarci e soprattutto la nostra risposta. C’è stato uno scambio molto interessante che penso che proseguirà nel futuro.»
Raccontaci della raccolta di crowdfunding che avete avviato.
Christian: «Abbiamo deciso di aderire a questa campagna di MusicRaiser. Sul loro sito c’è la possibilità di promuovere un progetto, in questo caso ovviamente il nostro disco, ma esistono varie forme (gadget, magliette, ecc..). E’ possibile supportare il disco, acquistandolo, perché stiamo raccogliendo fondi per progetti futuri: per il primo video e, soprattutto, per poter registrare un nuovo album questa estate. Lo consideriamo un buon modo per mandare la musica in giro e condividerla con la gente, ricevendo dei soldi che, comunque sono importanti per mandare avanti il gruppo e per poter crescere».
Il 18 marzo I Tremendi suoneranno al Marmo per “Spaghetti Live”, presentando i brani presenti nell’album.
Sara C. Santoriello