E’ Tito Boeri, Presidente dell’INPS, non uno qualsiasi, a lanciare una proposta chiara e semplice “L’Italia ha bisogno di un reddito minimo ed è in grande ritardo”. Chi sarebbe contrario a questa affermazione? Boeri su questo ha lavorato molto dal punto di vista teorico in questi anni, ha specificato più volte che se si parla di ammortizzatori sociali il reddito minimo è “lo strumento che potrebbe maggiormente tutelare il lavoro autonomo.”

Sono sedici i punti della proposta di lege presentata ieri dall’INPS: il primo e fondamentale punto è quello attraverso il quale si istituirebbe un reddito minimo di 500 euro per gli over 55 senza lavoro. Boeri spiega anche come finanziarlo: si tratta di prelievi da 250 mila pensioni d’oro e da 4 mila vitalizi per cariche elettive.

Tra le proposte più importanti anche il riordino delle prestazioni assistenziali, considerando la “cattiva selettività degli strumenti esistenti”. La proposta dell’INPS per introdurre la flessibilità nel sistema pensionistico prevede uscite a aprtire dai 63 anni con perdite non oltre il 10%. Boeri va a fondo anche sulle pensioni dei sindacalisti, sollecitando una armonizzazione dei trattamenti con distacco dal settore pubblico al trattamento riservato agli altri lavoratori. In questo modo nessun dirigente sindacale, secondo Boeri, potrà ottenere “condizioni più vantaggiose rispetto agli altri lavoratori”.

Ma dal Governo arrivano i primi stop, il primo a fermare tutto è stato Poletti, poi Alfano e, infine, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale ha spiegato “non toccherò le pensioni di chi guadagna duemila euro”. Non sembra essere proprio così da quanto c’è scritto nella Proposta di Legge di Boeri, ma la retorica renziana tende sempre a prendere una piccola questione ed utilizzarla per chiudere ogni spiraglio di discussione.

Quello sul reddito minimo è uno dei punti di un lungo elenco di “cose che andrebbero fatte”, secondo Boeri, il quale ha detto anche che in lista c’è anche l’idea di “superare le gestioni separate”. Il PD, principale azionista di governo ha criticato il piano, secondo Stefano Lepri “le proposte di legge spettano al legislatore, non a Boeri”.

Per Ettore Rosato, capogruppo Pd alla camera, “quello che c’è di buono nella proposta, il sostegno alla povertà, è già contenuto nella legge di stabilità; quello che non è sostenibile è un taglio indiscriminato di tutte le pensioni sopra i 2 mila euro che non è equo e ha effetto depressivo che non condividiamo”.

Luca Mullanu

Luca Mullanu
Lavoratore nel settore del turismo, appassionato di politica sin dalla nascita. Fondatore e ideatore di Libero Pensiero online insieme a Emanuele Tanzilli. Da ragazzo, come tantissimi altri, avvertiva il peso delle ingiustizie della società: voleva cambiare il mondo e ha cominciato ad impegnarsi durante i primi anni di Liceo. Cuore a sinistra, contribuisce alla crescita della FGCI, di cui era anche Segretario Provinciale di Napoli. Attualmente senza casa politica, come tanti e tante di sinistra che non si riconoscono più in nessun soggetto organizzato. Un libero pensatore: scrive praticamente da sempre. Ha sempre odiato le ingiustizie, non ama i dogmi. Per minacce o complimenti potete contattarlo all'indirizzo mail: lucamullanu@gmail.com

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