Sogna l’Italia del calcio. Sogna le finali di coppa, che dopo la vittoria della Juventus di ieri non sono più così impossibili da raggiungere. Sogna anche un ritorno in grande stile sul palcoscenico continentale del calcio di casa nostra, spesso e volentieri bistrattato, forse troppo frettolosamente, nonostante il glorioso passato. A cullare i sogni dei tifosi italiani ci pensa il ranking della Uefa, che vede tornare in vetta il nostro calcio dopo tanti anni, anche se solo per la stagione 2014-15.

Merito della Juventus, in grado di ridare lustro non solo al suo prestigio ma a tutto quello del calcio italiano (che nel ranking 2014-15 scavalca proprio quello spagnolo), dopo la vittoria di ieri sera contro il Real Madrid di Ancelotti che li proietta a soli 90 minuti dalla finale di Berlino, che manca da 12 anni in casa bianconera (l’ultima volta fu il derby tutto italiano contro il Milan nel mitico Old Trafford). Merito del bellissimo cammino in coppa della Fiorentina, uscita vincitrice dalla sfida fratricida contro la Roma negli ottavi di Europa League e ora opposta ad un Siviglia dimostratosi non poco altezzoso in questa vigilia dell’andata della semifinale. Merito anche del magnifico andamento in coppa di un Napoli più a vocazione europea che nazionale, che si è ripreso con gli interessi dalla cocente delusione dei preliminari di Champions League ad Agosto.

E perché no, anche un filino di merito alle eliminate : la Roma e la sua indole suicida, l’Inter capace di tutto e del contrario di tutto, e il Toro beffato dallo Zenit dopo l’impresa fatta a San Mamés. Se agli ottavi di Europa League ne sono arrivate 5 su 5 (fino a quel momento) non si è trattato proprio di un caso.

Con la vittoria della Juventus sul Real, l’Italia ha totalizzato 18.500 punti superando proprio la Spagna con 18.357. Subito subito dopo la Germania a 15.571, l’Inghilterra a 13.571, la Francia al quinto posto con 10.916; sesto posto per la Russia, settimo per il Belgio, ottavo per l’Ucraina tenuta in vita dal sorprendente (ma neanche poi tanto, per chi conosce il calcio) Dnipro, nono posto per il nostro spauracchio da ranking Portogallo, e decimo per la Svizzera.

In attesa, però, dei risultati di stasera del Camp Nou, e del Siviglia che affronterà la Fiorentina giovedì. In quest’ottica, una finale tutta italiana tra Fiorentina e Napoli sarebbe una vera e propria manna dal cielo. In ogni caso, ad oggi, si tratta di un’inversione di rotta del nostro calcio che sa tanto di trionfo, o quantomeno di rivincita, specie verso lo scetticismo che da diverse stagioni accompagna il cammino europeo delle nostre squadre (non senza motivo, chiaramente).

Parliamo però, come detto in precedenza, del ranking annuale. Il cammino per riavere quattro posti in Champions League (e quindi 7 squadre nelle coppe Europee) è invece dettato dal ranking quinquennale, e lì la strada è ancora lunga ed ancora molto ampio il gap da colmare con gli altri maggiori campionati, soprattutto dopo le ultime deludenti stagioni : l’Italia è infatti ferma al quarto posto con 70.010, mentre il punteggio della Germania è a 79.129, in scia di sorpasso alla pomposa (e deludente in campo continentale) Inghilterra con 80.391. Lontanissima in vetta la Spagna, a 98.142 punti. Dietro di noi il Portogallo, con cui intercorre la stessa distanza che ci separa dal campionato tedesco.

Il distacco nel quinquennio, quindi, è ancora notevole. L’augurio è che l’Italia mantenga questo ritmo in Europa molto a lungo, magari riuscendo ad alzare qualche trofeo: solo così potremmo sperare di ritornare ad essere quella potenza che in passato spadroneggiava in ogni competizione del vecchio continente. I primi passi,finalmente, sembrano essere stati mossi.

Fonte immagine in evidenza: gazzetta.it

Fonti dati statistici: google.it / it.uefa.com /memberassociations /uefarankings

Michele Mannarella

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