La Spirale del Tempo
In foto l'autrice. Fonte immagine: https://www.eleonoraderrico.it/la-spirale-del-tempo/

In tutte le librerie La Spirale del Tempo, il nuovo libro per ragazzi di Eleonora D’Errico e Gabriele Ionfrida edito da Rizzoli.

Ci sono luoghi del passato che crediamo di aver scordato. Altri che sono fissi nella nostra memoria, ma che non rivelano la loro importanza fino a quando non ci torniamo.

La vita di Lucas, il protagonista, segue da tempo binari prestabiliti, ma non da lui, che è sempre più insoddisfatto, anche se non ricorda perché. Alla vigilia della partenza per l’Università si imbatte per caso in un pezzo del suo passato che aveva del tutto dimenticato, o forse rimosso, schiacciato dal dolore per la malattia del padre.
Poco alla volta, Lucas ricorda di aver avuto amici straordinari che crescendo aveva creduto immaginari, e invece esistono davvero, solo in una dimensione diversa da quella della sua vita di tutti i giorni. E ora gli stanno chiedendo di tornare, perché hanno bisogno di lui, ma forse ancora di più perché è lui ad aver bisogno di loro.
Realtà e fantasia si fondono nella ricerca di una verità che lo porterà di nuovo nei luoghi fantastici che aveva abbandonato insieme all’infanzia, e lo accompagnerà in un viaggio di crescita e riscoperta di sé stesso dalle conseguenze imprevedibili.

Con una scrittura scorrevole Eleonora D’Errico e Gabriele Ionfrida trasportano il lettore de La Spirale del Tempo in un mondo fantastico dalle atmosfere stravaganti, capaci di incuriosire grandi e piccoli. Le delicate illustrazioni aggiungono bellezza alla trama.

«Realtà e fantasia sono due facce della stessa medaglia. Tutto ciò che fino ad ora hai creduto reale è una fonte di illusioni costruita sulle illusioni […] guarda nello specchio della tua vita, la realtà non è il modo in cui stai vivendo. La verità è nascosta in ciò che tu credi sia il riflesso della fantasia». 

Segue l’intervista agli autori de La Spirale del Tempo

La Spirale del Tempo
La copertina del liibro

Come nasce La Spirale del Tempo?

«Nasce dal nostro incontro. Entrambi avevamo “abbandonato” i nostri sogni, ma sentivamo la necessità di realizzarci seguendo ciò che realmente ci rende felici, le nostre arti. Abbiamo riconosciuto questo comune bisogno, e ci siamo spronati a vicenda. Così abbiamo ripreso a creare e abbiamo pensato di realizzare un progetto comune che fosse portatore proprio di questo messaggio: avere il coraggio di combattere a ogni età per i propri sogni».

Vi rivolgere a un pubblico giovane, come mai questa scelta?
«In realtà ci rivolgiamo sia a un pubblico giovane che adulto, diciamo spesso che La Spirale del Tempo è un romanzo per sognatori di tutte le età. I più giovani apprezzeranno l’avventura di Lucas, il protagonista, nella quale possono trarre messaggi a loro dedicati di rispetto e valore per il mondo nel quale viviamo; gli adulti ritroveranno il senso di smarrimento che a volte ci accomuna, perché troppo spesso crescendo perdiamo i sogni e smettiamo di avere la meraviglia negli occhi che invece hanno i bambini».

La Spirale del Tempo
Gli autori

Quali sono le influenze che la società odierna può riversare nella scrittura?

«Sicuramente è per noi la spinta a scrivere. Quando scriviamo, illustriamo o inventiamo una storia, ci basiamo sul contesto in cui viviamo, come anche detto sopra, anche se poi ci sono concetti che tornano nel tempo, come l’opposizione tra bene e male, il viaggio dell’eroe, la crescita individuale ecc.»

Perché è importante raccontare oggi una storia come quella narrata nella vostra opera?
«Perché sempre di più si stanno perdendo i valori di rispetto reciproco, di rispetto per l’ambiente, della vita e del nostro tempo. E perché, troppo spesso, i più giovani, bombardati da video e da troppa realtà, perdono la capacità di sognare; leggere le avventure di romanzi come La Spirale del Tempo aiuta a recuperare il coraggio di credere in se stessi, nella propria forza di volontà, in ciò che davvero conta».

Spesso ci si lamenta che oggi i giovani leggono troppo poco. Fra videogiochi, televisione e internet hanno sempre meno tempo o voglia per la lettura. Quale è il vostro pensiero?
«Assolutamente condiviso. Le colpe sono anche di noi adulti, dovremmo essere l’esempio e non sempre lo diamo correttamente. Quando parliamo di esempio, intendiamo questo: dobbiamo iniziare noi a leggere di più, a farci vedere di più con un libro in mano e meno con i cellulari, fare vedere ai nostri figli meno video e tv e abituarli a sfogliare libri. La nostra società va troppo veloce e anche i ragazzi la seguono».

Avete in cantiere un altro libro, scritto a quattro mani?
«Ci stiamo lavorando. Ma non possiamo svelare troppo. Abbiamo sicuramente, in mente il proseguo del secondo volume e nel frattempo lavoriamo a progetti individuali».

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