Avanza l’idea di un centrodestra forte in vista della possibile nuova legge elettorale — ispirata a quella tedesca.
Il leader di FI si dichiara consenziente a questa proposta e favorevole alla soglia di sbarramento del 5%: «Forza Italia ribadisce l’esigenza di applicare il sistema tedesco — precisa Berlusconi — Questo significa sbarramento al 5%, liste proporzionali di lunghezza adeguata, metodo proporzionale di attribuzione dei seggi, su base nazionale, analogo a quello utilizzato in Germania ma escludendo qualsiasi ipotesi di voto di preferenza».
Secondo il Corriere della Sera, Berlusconi e Renzi sono propensi a un accordo per poter gestire al meglio i risultati della nuova legge elettorale. Parole di stima di Berlusconi nei confronti dell’ex premier, che ha inoltre specificato la fine del centrodestra italiano e l’inizio di una probabile alleanza tra i due.
Una legge elettorale, quindi, simile a quella tedesca ma non del tutto identica. Secondo gli ultimi sondaggi realizzati da EMG Acqua sull’intenzionalità di voto, nel centrodestra primeggia Forza Italia con il 13.0%, segue di pochissimo la Lega Nord di Salvini con il 12.9% e infine Fratelli d’Italia – AN della Meloni con solo il 4,6%. Una coalizione di tutti questi partiti, attualmente, vedrebbe salire le percentuali del centrodestra, fino a raggiungere il 30.5% — superando PD (27.5%) e M5S (29.9%).
Per quanto riguarda la soglia di sbarramento, il 5% eliminerebbe dal parlamento tutti i partiti minori, tra i quali anche quello di Angelino Alfano, capogruppo di AP, il quale ha aperto un dibattito contro i suoi avversari politici attaccando chi è intenzionato a favorire la nuova legge elettorale: «Continuiamo a sostenere il governo Gentiloni, non faremo ostruzionismo sulla legge elettorale, e accettiamo la sfida alla soglia del 5% della legge elettorale. Però consideriamo conclusa la nostra collaborazione col PD».
Sul Secolo d’Italia il leader di FdI – AN Giorgia Meloni risponde a tutte le possibili accuse, attacca prima la futura riforma elettorale e poi si scaglia su chi fa notare che il suo partito sia al di sotto della soglia di sbarramento.
«Ho letto i principi della proposta di legge elettorale scritta da Verdini, frutto di un accordo tra Renzi, Grillo e Berlusconi. — scrive la Meloni sul suo profilo Facebook — In pratica i cittadini non decideranno assolutamente nulla e i parlamentari saranno tutti nominati. Un “super Porcellum”, che prepara un governo di inciucio e alza la soglia di sbarramento, così i partiti principali si fregano i voti di quelli più piccoli».
Per quanto riguarda invece la possibilità di rimanere fuori dal parlamento la Meloni risponde: «Curiosamente da quando si è ipotizzato lo sbarramento al 5%, Fratelli d’Italia, che fino al giorno prima era tranquillamente sopra quella percentuale, è scesa sotto. — e aggiunge — C’è un interesse dei tre principali partiti a marginalizzare le due grandi correnti ideologiche di questo Paese. È una battaglia che mi affascina molto: la difesa della destra italiana».
Vittima dei suoi attacchi è anche Silvio Berlusconi, il quale si è detto favorevole anche ad alzare la soglia di sbarramento all’8%: «Stia attento, perché con una soglia del genere in Parlamento non entra neanche Forza Italia: la gente non è stupida, capisce a cosa portano certe strategie, se c’è del buono sotto».
Per la Lega Nord — soprattutto per Salvini — non è importante il come si andrà a votare, ma il quando. Il capogruppo della Lega ci tiene a specificare ai microfoni di SkyTg24 che il suo partito spinge il PD ad andare a elezioni da dicembre, non importa con quale legge elettorale, l’importante è andare a elezioni.
Riguardo alle attuali alleanze in vista del tedescum, in specifico quella tra Berlusconi e Renzi, Salvini specifica: «A differenza di Brunetta e Berlusconi escludo a priori che la Lega possa allearsi con Renzi e con il Pd, dove c’è Renzi non ci sono io».
Nicola Capussela