Pietro Iocca, presidente del Civ, il Consiglio di indirizzo e sicurezza dell’INPS, in audizione alla Camera dichiara che nel prossimo decennio l’Istituto nazionale avrà una passività di almeno 10 miliardi all’anno.
Il Consiglio predispone gli indirizzi e approva il bilancio dell’Istituto ed il suo presidente parla di proiezioni di bilancio che non sono “né buone né rassicuranti”. Secondo Iocca, infatti, l’INPS non solo avrà un conto in rosso che peggiorerà anno per anno, ma diminuirà ingentemente la sua efficienza, erogando sempre meno servizi. Il sindacalista lamenta un patrimonio immobiliare gestito male e trascurato e di un’età del personale troppo elevata. Il patrimonio immobiliare, inoltre, dovrebbe essere quantificato al fine di prendere in considerazione anche gli immobili dell’ex Inpdap, che potrebbero rappresentare una possibilità per l’Istituto dato l’imponente patrimonio culturale di opere d’arte presenti.
Tito Boeri, che è a capo dell’Inps, parla di “allarmismi”. Secondo il dirigente non c’è un problema di sostenibilità poiché le passività sono causate da problemi strutturali come la fusione tra INPS e INPDAP risalente al 2011, ma la situazione è definita “gestibile”, infatti basteranno i trasferimenti annuali dello Stato per rientrare nella normalità. La priorità attuale dell’Istituto riguarda le pensioni e soprattutto la riforma che ne deriva, infatti Boeri a luglio aveva presentato al Governo un progetto di riforma basata sul calcolo contributivo e ispirata al principio dell’equità: le pensioni sarebbero finanziate attraverso il contributo di solidarietà da parte dei trattamenti più elevati. La proposta, però, è stata rifiutata dall’Esecutivo e il ministro del lavoro Poletti ha espresso riserve sui costi che questo programma apporterebbe al bilancio pubblico.
E, mentre Boeri e Iocca battibeccano sui risultati delle casse dell’INPS , emerge un’erogazione di circa 3 miliardi per almeno 26 dirigenti dell’area vigilanza dell’istituto previdenziale per il biennio 2012-2013. L’erogazione fa riferimento ai premi di produttività ricevuti da questi ultimi per i risultati raggiunti che, secondo l’indagine della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, non sarebbero troppo veritieri. Secondo Boeri, quei fondi sono stati erogati dall’Istituto per la totalità dei dipendenti come retribuzione di risultato e si dichiara disponibile e aperto alla collaborazione con le autorità inquirenti affinché vengano chiarite tutte le eventuali responsabilità, a difesa di tutti quei lavoratori che prestano servizio con “orgoglio e spirito di servizio”, mentre il Governo rimanda di almeno due anni l’indicizzazione delle pensioni.
Sabrina Carnemolla