Sembra proprio che sia stato nominato ufficialmente il commissario straordinario di Bagnoli. Salvo Nastasi, ex soprintendente del Teatro San Carlo di Napoli e vicesegretario generale per la presidenza del consiglio, prenderà le vesti di commissario del governo per la bonifica e il riassetto dell’aria di Bagnoli.
La decisione arriva dopo indecisioni del Governo ed il periodo di intensa lotta che si è fomentato sul territorio flegreo e tra l’amministrazione del Comune di Napoli, soggetti e realtà differenti ma accomunate nella presa di posizione contro l’espropriazione del diritto di decidere dei propri territori, in particolare vertendo sull’art.33 del recente decreto approvato Sblocca Italia, che prevede il commissariamento di Bagnoli.
Articolo che è stato modificato alla fine di Luglio, concedendo la partecipazione ad un membro della Regione e ad uno del Comune di Napoli all’interno della “cabina di regia”, col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e i ministri dell’Ambiente, Sviluppo e Infrastrutture. In questo modo il Governo potrebbe aver concesso un appiglio di partecipazione a De Magistris, per le competenze urbanistiche sull’area occidentale; inoltre è stato comunque individuato un soggetto attuatore della riqualificazione di Bagnoli, per attrarre investimenti privati. L’agenzia per l’attrazione agli investimenti sull’area è l’agenzia nazionale Invitalia.
Salvo Nastasi è pronto per mettersi al lavoro, e a disposizione ci sarebbero già 60 milioni di euro previsti su uno stanziamento di 200 milioni di fondi pubblici per un risanamento ambientale e l’acquisizione dei suoli.
Ciononostante, il Governo non può ancora cantare vittoria e il nuovo commissario non avrà vita facile: il Comune di Napoli è pronto ad un ricorso sulla nomina, per denunciarne l’anticostituzionalità; mentre la parte di città vissuta dai lavoratori, disoccupati, precari, studenti ed abitanti arrabbiati e scontenti, si prepara ad una nuova stagione di opposizione alle politiche di austerità e di emarginazione sociale favorite soprattutto nel mandato del Governo Renzi.
I militanti del Laboratorio Politico Iskra, impegnati per le mobilitazioni sul territorio di Bagnoli e sulla costruzione di un’alternativa politica che sia dal basso, per far fronte alle esigenza di bonifiche sotto il controllo popolare, di lavoro stabile e sicuro, di servizi e spazi sociali, ci tengono a precisare in un comunicato che il Governo va avanti con provvedimenti mirati a mettere il destino di un’area di oltre 250 ettari in mano alla speculazione edilizia, agli interessi privati e alla trasformazione del principio “chi inquina paga” in “chi inquina viene ripagato”.
Il 3 Settembre, militanti di sinistra e disoccupati sono di nuovo scesi in piazza, ribadendo sotto la sede Rai che “sblocchiamo noi Bagnoli“. Per il 7 Settembre, è prevista una mobilitazione sotto la Regione Campania. “Non ci serve il commissario – scrive il Laboratorio – Ci opporremo con tutte le nostre forze al piano di Renzi (o meglio degli interessi del capitale che supinamente rappresenta) partendo dal nostro territorio.”