L’11 giugno e, dunque, le Elezioni Amministrative si avvicinano. Il comune di Acerra, come tanti altri, si prepara ad eleggere il nuovo sindaco. Libero Pensiero vi presenterà, nelle prossime settimane, i candidati per la cittadina del napoletano. Lo faremo mediante le interviste.
Oggi abbiamo parlato con Carmela Sermino, candidata per AlternativAcerra, espressione delle forze politiche di Rifondazione Comunista, Possibile, Dema e Sinistra Italiana.
La Sermino, già presidente dell’Osservatorio della Legalità del comune di Torre Annunziata, non è nuova al mondo della politica, essendo già Assessore allo Sviluppo del Territorio e Sviluppo Sociale per la III Municipalità di Napoli.
Molto disponibile, ecco cosa ci ha raccontato sulla propria candidatura e sui propri piani per Acerra.
Come nasce la sua candidatura?
“Le ragioni stanno proprio nel percorso AlternativAcerra, percorso al quale ho guardato dall’inizio con vivo interesse perché rappresentava un elemento di novità e di serietà in una città in cui non si fa politica, ma si gestisce potere, nel chiuso delle stanze, non per le persone ma sulle persone. AlternativAcerra ha voluto rompere questo schema aprendosi alla città, riconoscendola come unico interlocutore, mettendo a disposizione luoghi di confronto e partecipazione fino ad arrivare poi alla responsabilità del cambiamento, dell’alternativa. Io vivo ad Acerra, è qui che ho scelto di vivere con la mia famiglia e con la mia bambina di dieci anni, è qui che voglio che lei abbia un futuro.
Quando le forze politiche che mi sostengono mi hanno prospettato la candidatura ho tremato e ancora adesso tremo, ma il cambiamento prima che una opportunità è soprattutto un dovere e non ci si può sottrarre”.
Acerra ha vissuto parecchi anni di instabilità politica, come dimostra il fatto che il mandato che sta per concludersi sarà l’unico, per la cittadina, ad aver avuto la durata effettiva di cinque anni. Inoltre sono stati numerosi gli scandali che hanno coinvolto l’amministrazione attuale. Cosa cercherete di fare per migliorare un tale stato di cose?
“Ad Acerra c’è da migliorare innanzitutto la democrazia: non esistono più luoghi di confronto in questa città, non esistono dibattiti tra i partiti o nei partiti, la politica oramai è divenuta proprietà esclusiva di pochi che la confondono con il potere. Io porterò la politica fuori dalle stanze, tra la gente.
C’è da migliorare la pianificazione e la programmazione di questi ultimi anni: chi c’era ha campato di rendita su progetti lasciati dai suo predecessori ma non ha pianificato nulla per il futuro. Vogliamo fare questo, pianificare e programmare lo sviluppo di questa città per renderla vivibile, creare opportunità, far sviluppare. Non è possibile che in tanti anni non si approvi un PUC (Piano Urbanistico Comunale, ndr). Ecco appena eletta tirerò fuori dal cassetto il PUC e riapriremo un confronto, adeguandolo dove necessario, ma approvandolo finalmente nel giro di pochi giorni”.
Qual è il suo programma elettorale?
“Il mio programma che in questi giorni stiamo ultimando viene da lontano, da quella fase di ascolto e confronto con la città che è stata AlternativAcerra. Temi portanti sono la legalità e la trasparenza: in una città dove c’è stata una condanna per voto di scambio non si può fare finta di nulla, saremo sentinelle di legalità.
Anche la sicurezza è un tema fondamentale: ad Acerra si viaggia con la media di una rapina al giorno, in appartamenti, in esercizi commerciali, per strada, con metodi anche violenti. Bisogna dare una risposta ferma a tutto ciò. Ovviamente non servono l’esercito né operazioni di facciata, faremo rete con le associazioni, le parrocchie, con chi la criminalità la combatte già giorno per giorno, riprendendoci i nostri spazi e la città. Ci sono esperienze sul territorio di spazi abbandonati, recuperati e utilizzati quali beni comuni; bisogna valorizzare queste esperienze, bisogna dare vita alle strade ed alle piazze di Acerra, chiederemo al prefetto e ad altre autorità che si istituisca un Comitato di Sicurezza nel quale parlare di queste cose.
Altro tema fondamentale è l’ambiente. Nessuno dice una parola chiara sull’inceneritore eppure l’inceneritore è là e brucia immondizia. Noi diciamo che l’incenerimento dei rifiuti è una pratica sbagliata e metteremo da subito in campo tutte quelle politiche atte al superamento dell’incenerimento fino alla chiusura stessa dell’inceneritore. Penso, ad esempio, ad esperienze in altri luoghi d’Italia come “Rifiuti Zero”.
Poi, ancora, c’è il tema delle periferie ed altro che sviscereremo con calma in queste ore”.
Cosa risponde a chi crede che lei non sia ancora politicamente “pronta” a fare il sindaco?
“Risponderei che non mi pare che chi mi ha preceduto si sia dimostrato tanto pronto, ma non voglio cadere nella polemica. Rispondo, invece, che la politica, quella alta, non la si fa nelle stanze con tatticismi sterili per tutelare interessi particolari; la si fa per strada giorno per giorno, stando dalla parte dei più deboli, lottando per la giustizia sociale, per il lavoro che non c’è, per l’ambiente sano.
Non mi vedranno mai come un grigio burocrate di partito che conta le tessere, io sono una persona normale. La politica è lo strumento per cambiare le cose che non vanno e dare risposte ai cittadini e ciò che mi interessa è questo: dare risposte ai cittadini.
Altra cosa, poi, è amministrare ed io sono Assessore alla terza municipalità di Napoli che conta 100mila abitanti. In questo periodo ho imparato tanto e lo metterò a servizio della mia città”.
Una persona comune pronta a lottare per riportare la democrazia ad Acerra, con un particolare interesse al sociale e all’ambiente. Così si descrive Carmela Sermino, candidata sindaco per AlternativAcerra.
Desire Rosaria Nacarlo