Sta per arrivare a Vicenza, con il grande contributo di Marco Goldin, la più grande ed articolata mostra monografica su Vincent Van Gogh mai realizzata in Italia.

Da pochi giorni il Comune di Vicenza ha fieramente annunciato la notizia: dal 7 ottobre 2017 all’8 aprile 2018 – per ben sei mesi – alla Basilica Palladiana della città berica saranno esposte circa 120 opere del rinomato artista olandese Vincent Van Gogh. Anche questa volta la città ha ottenuto la collaborazione del curatore trevigiano Marco Goldin, direttore e fondatore di Linea d’ombra (società che si occupa dell’organizzazione di mostre d’arte), che tra il 2012 e il 2015 aveva già allestito tre importanti mostre in città.

Il vicesindaco di Vicenza, Jacopo Bulgarini d’Elci, ha dichiarato: “L’atteso ritorno di Marco Goldin in città sarà il coronamento del grande lavoro che Vicenza sta facendo per definirsi sempre di più come una città della cultura, del turismo, dell’arte. L’intero patrimonio storico palladiano, che fa di Vicenza una capitale dell’architettura e del bello, sta conoscendo in questi anni una profonda trasformazione e modernizzazione. La scommessa è semplice: la cultura si lega all’economia nel divenire chiave fondamentale di crescita individuale e collettiva. Le prime tre mostre di Goldin sono state un fattore decisivo del rilancio culturale e turistico di Vicenza già dalla fine del 2012. Oggi il suo ritorno vedrà una città più forte e meglio attrezzata a cogliere le opportunità create da un progetto espositivo straordinario, che ho avuto il privilegio di veder crescere fin dal primo giorno: con la prossima stagione Vicenza punta a fissare stabilmente la propria posizione nella mappa delle destinazioni ideali, tappa obbligata nella scoperta del genio italiano e della storia della bellezza”.

La mostra è stata soprannominata “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”, due elementi chiave della pittura di questo artista tormentato e geniale. Il percorso espositivo sarà molto particolare perché mira a conoscere il pittore dei “Girasoli” nei meandri più oscuri e meno noti del suo percorso artistico e vitale: a Vicenza saranno messi in relazione ottanta disegni dell’artista (esposti a rotazione) con quarantacinque suoi dipinti; questi arriveranno da varie parti del mondo, ma il nucleo portante di opere arriverà dal Kröller-Müller Museum di Otterlo.

Van Gogh Vicenza Goldin

È posta particolare attenzione ai disegni, ai bozzetti di Van Gogh, perché il pittore stesso non li considerava come preparatori al dipinto, bensì un’arte a se stante.

Per “permettere ai visitatori di ripercorrere in modo inedito l’intera vita del pittore” saranno inoltre allestite due sale multimediali, dove saranno proiettati mini-film sulla vita del pittore: la prima passerà in rassegna i luoghi della sua infanzia, la seconda tratterà l’esilio in Francia dove van Gogh dipinse alcune delle sue opere più celebri.

E per entrare ancor più nel vivo, come se non fosse abbastanza – ma in fin dei conti: chi più ne ha più ne metta – Linea d’ombra ha deciso di introdurre in questa grande esposizione anche cento lettere scritte dal pittore, che fungeranno da filo conduttore della mostra e guideranno gli spettatori all’interno del percorso espositivo.

Van Gogh Vicenza Goldin

Ancora non è stato reso noto quali saranno precisamente i capolavori di Vincent Van Gogh che arriveranno a Vicenza per l’evento ma, per chi ha deciso di capirlo ed abbracciarlo, questo pittore sarà sempre una certezza e, senza ombra di dubbio, ogni sua opera o disegno, a prescindere dal fatto che risalga al periodo giovanile o a quello della maturità, ha dietro di sé una storia, un tormento, un’emozione che Van Gogh è sempre stato maestro nell’esprimere.

Fonte: Linea d’ombra

Daniela Diodato

 

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