Il comune di Vallo della Lucania agisce per la prevenzione. Arriva dal palazzo di città il via alle verifiche sismiche sulle strutture scolastiche.
“Prevenire è meglio che curare.” Questo è il messaggio lanciato dal comune di Vallo della Lucania (SA), che richiede nuovi interventi per la sicurezza degli edifici scolastici, onde evitare tragedie di natura sismica. E per far sì che le strutture risultino a norma.
Il piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico prevede contributi per gli interventi di “rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di protezione civile”.
La giunta comunale, condotta dal sindaco Antonio Aloia, ha inoltrato un atto all’ufficio tecnico di competenza in attesa di iniziare i controlli sugli edifici. Nello specifico, i controlli saranno svolti sull’istituto “Aldo Moro”, ma anche sulle scuole dell’Infanzia “De Hippolitys” di Vallo della Lucania e “Luinetti” della frazione Massa, le quali necessitano di verifiche adeguate in rispondenza alle esigenze presenti.
“Le normative di prevenzione del rischio sismico – affermano dal comune di Vallo della Lucania – sono in continua evoluzione e la documentazione e le verifiche degli edifici comunali, redatte in base alla normativa previgente, sono soggette a veloce processo di obsolescenza, tale da non renderle più adeguate alle norme tecniche”.
Diversa è, invece, la situazione degli istituti Andrea Torre e Martiri De Mattia già destinatari di un fondo per l’adattamento delle strutture secondo la normativa antisismica. Per il De Mattia, però, stando al rendiconto emerso dai progettisti il finanziamento ottenuto non sarebbe abbastanza per equiparare la struttura alla norma vigente. Sarebbero necessari infatti 2 milioni rispetto ai 450mila ottenuti dai fondi regionali.
Ad ogni modo, il comune di Vallo della Lucania stabilisce le proprie priorità; promuovere una cultura della prevenzione impegnandosi ad ottenere delle strutture scolastiche che possano tutelare le vite dei ragazzi che le frequentano.
Giuseppe Luisi