Roma si è svegliata questa mattina con un terremoto politico- giudiziario in casa: a dare il buon giorno sono i 37 arresti e i 100 indagati dalla Procura di Roma , tra quest’ultimi l’ex sindaco di Roma Alemanno. Tutti accusati di appartenere o favorire la “Mafia Capitale”.

La “Mafia Capitale” è un’organizzazione mafiosa autoctona, cioè romana, presente nella Capitale e che non ha nulla a che fare con le altre mafie italiane, con le quali ha in comune solo il sistema. Questa, chiamata anche “Quarta Mafia”, è definita meno potente sul piano militare ma ha avuto la capacità di penetrare nel sistema politico romano: un esempio è l’ influenza che ha esercitato sugli appalti per l’immigrazione alle municipalizzate del Comune di Roma.

E’ il Capo della Procura della Repubblica Romana, Giuseppe Pignatore, che ha combattuto per anni Cosa nostra e ‘ndrangheta, a spiegare il meccanismo di questo sottobosco che unisce la criminalità organizzata ad imprenditori, amministratori e politici, di centro destra prima e di centro sinistra poi, con i loro più stretti sostenitori.

“Ha creato sinergie illecite con mondi diversissimi tra loro” dichiara Pignatore “è la teoria del mondo di mezzo. Un mondo in cui tutti si incontrano indipendentemente dal proprio ceto. Un mondo in cui tutto si mischia”. Ed è proprio “Mondo di Mezzo” il termine usato come nome dell’operazione svoltasi ieri notte, Pignatore infatti definisce il sistema un tramite tra il mondo dei politici e degli  imprenditori “ il mondo di sopra” con quello criminale “mondo di sotto”.

Tra gli indagati risulta esserci l’ex sindaco di Roma Alemanno che si difende: “sono estraneo alle accuse e lo dimostrerò”, e lo stesso capo della Procura a dichiarare sull’ ex sindaco capitolino che “ la sua posizione è ancora tutta da vagliare”.

Intanto ci sono i primi commenti dal mondo della politica, primo fra tutti quello del nuovo sindaco di Roma, Ignazio Marino, che prende le distanze dall’inchiesta e dichiara a La Stampa: “questa amministrazione ha sbarrato le porte a chiunque volesse influenzarla in qualsiasi modo”  e su Alemanno afferma: “saranno i magistrati a decidere le sue responsabilità, posso solo dire che il Comune di Roma si costituirà parte civile in caso di giudizio”.

Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha voluto esprimere un commento sull’accaduto: “Manifesto totale sdegno. Bisogna fare chiarezza, chi ha responsabilità deve renderne conto quanto prima”.

 

Claudia Cepollaro

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