È ormai prossima la data in cui verrà proclamato il vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2016, il riconoscimento mondiale più ambito dagli scrittori, che verrà assegnato il 13 ottobre 2016 alle ore 13.00 presso Stoccolma dai membri dell’Accademia Reale Svedese a colui o colei che “nel campo della letteratura mondiale si sarà maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale“, come recita il testamento di Alfred Nobel.
Chi sono i canditati di quest’anno?
Come di consueto, è in testa alle scommesse lo scrittore giapponese Haruki Murakami, il famoso autore, tra gli altri, di Norvegian Wood, 1Q84, Kafka sulla spiaggia, La ragazza dello Sputnik diventati dei best-seller della letteratura mondiale. Da anni, ormai, si vocifera su un’eventuale vittoria di Murakami ma puntualmente i fan vedono il loro sogno spezzarsi.
Un altro probabile vincitore potrebbe essere il poeta e saggista siriano Adonis, pseudonimo di Alī Ahmad Sa’īd Isbir, già vincitore nel 2011 del Premio Goethe. Anch’egli, più volte candidato al Nobel, per le sue raccolte di poesie – tra le più famose ricordiamo Cento poesie d’amore, Memoria del vento, e per i suoi saggi come Beirut la non-città, Introduzione alla poesia araba e Violenza e Islam.
Segue a ruota, un altro veterano: Philip Roth, lo scrittore statunitense amatissimo dai lettori di tutto il mondo. Il suo libro più famoso, Pastorale Americana, nel 1997 lo consacrò alla fama mondiale. Altri titoli presenti nelle nostre librerie sono Il teatro di Sabbath, La macchia umana e L’animale morente.
In uscita nelle sale italiane, il 20 ottobre 2016, il film basato sull’omonima American Pastoral, diretto e interpretato da Ewan McGregor.
Ultimi, ma non ultimi, tra le scommesse letterarie compaiono i nomi di Ngugi Wa Thiong’o, scrittore e drammaturgo keniota di Sogni in tempo di guerra e Decolonizzare la mente, la scrittrice americana Joyce Carol Oates edita in Italia principalmente da Mondadori con Le cascate, Uccellino nel paradiso, Due o tre cose che avrei dovuto dirti… e Il maledetto. Non manca, infine, il nome dello scrittore spagnolo Javier Marìas famoso per Domani nella battaglia pensa a me – titolo di uno dei suoi libri più famosi che riprende la famosa frase dell’opera di Shakespeare Riccardo III: “Tomorrow in the battle think of me, and fall thy edgeless sword; despair and die!” – ambientata a Madrid, città dell’autore, e per Gli innamoramenti, edito da Einaudi.
La sfida più accesa resta, comunque, quella tra Murakami e Adonis. Per chi sarà la volta buona?
Maria Pisani