Due incendi tra venerdì e sabato in località Polla (Sa). Si teme per la salute dei cittadini e per la loro incolumità fisica.
Sono di queste ore le ultime notizie relative agli incendi che hanno colpito il comune di Polla e che hanno preoccupato i cittadini, i quali hanno avvertito immediatamente le autorità competenti che si sono recate in loco (il primo in località Codone nei pressi del cimitero comunale dove è stato rinvenuto, inoltre, un deposito abusivo di materiale in amianto; il secondo in località Pantaniello all’interno di un deposito di autodemolizione in disuso).
Esclusa la pista dolosa per entrambi gli accadimenti, il lavoro dei vigili del Fuoco, della polizia municipale e dell’Arpac (Agenzia Regionale per la protezione ambientale in Campania) si sta sviluppando intorno al legame possibile tra danni alla salute dei cittadini ed impatto ambientale.
Sulla questione si è espresso ampiamente il sindaco di Polla che sta cercando delle modalità di organizzazione per fronteggiare nuovi episodi simili e ha fatto un bilancio di ciò che è accaduto in questi giorni. Nel concreto, in un’intervista rilasciata a OndaNews.it, Rocco Giuliano ha espresso la volontà di “organizzare un servizio, con volontari e dipendenti comunali, per un pronto intervento sui piccoli incendi con l’ausilio della Comunità Montana, per garantire azioni più tempestive che avrebbe certamente limitato i danni degli incendi dei giorni scorsi. L’Ente Montano attende un’autorizzazione della Regione Campania per gestire il servizio antincendio, al momento, infatti, non può autorizzare il suo personale” e ha rassicurato i cittadini precisando che “l’incendio non ha prodotti danni ambientali, il fumo nero dipendeva da pneumatici bruciati e da 5 carcasse di auto andate in fumo, si tratta di piccole quantità. I dipendenti dell’Arpac sono già stati in località Codone e verranno a fare prelievi a scopo cautelativo anche in località Pantaniello, poiché ci sono terreni coltivati”.
Altro intervento degno di nota, rispetto agli incendi, del sindaco di Polla è quello relativo alle responsabilità. Giuliano ha tenuto a precisare che “c’è un’ordinanza comunale che dice chiaramente di non accendere fuochi nei mesi di giugno, luglio e agosto e invito a rispettarla. Questo perché c’è un servizio di raccolta ben organizzato e ci si può rivolgere lì per smaltire ogni tipo di materiale”.
Nuove analisi da parte dell’Arpac saranno fatte in questi giorni, mentre il comune ha già in mente di incaricare una ditta specializzata per smaltire l’amianto.
Quello di Polla è solo il primo di una lunga serie di incendi che, in questi mesi ed ogni estate, colpiscono l’entroterra salernitano e sul quale sembra ci sia bisogno di una reale soluzione frutto di un cambiamento culturale e iniziative politiche di ampia portata capaci di estirpare alla radice il problema.
Gerardo Ragosa