I cittadini dell’Unione Europea, ogni cinque anni, eleggono i propri rappresentanti come membri del Parlamento; così, in occasione delle elezioni europee 2024 del prossimo 8 e 9 giugno, verranno eletti 720 deputati, 5 in più rispetto all’ultima tornata elettorale avuta nel 2019. Il numero dei deputati italiani eletti sarà di 76, terzo paese col maggior numero di seggi dopo la Germania con 96 e la Francia con 81. Il sistema elettorale è proporzionale, quindi i seggi vengono assegnati in base ai voti che il singolo partito in lizza ottiene, perché in virtù della proporzionalità non sono previste alleanze o coalizioni: ogni partito di maggioranza o opposizione sarà in competizione con gli altri. In Italia abbiamo la soglia di sbarramento al 4 per cento, senza la quale non si può eleggere.
Come votare alle elezioni europee 2024
Come si vota? La scheda sarà una sola e all’interno ci saranno tutti i loghi dei partiti che si presentano alle elezioni, con un ordine stabilito tramite sorteggio. Si vota tracciando una X sul simbolo che si preferisce, è possibile poi esprimere il voto ai candidati della lista scelta, sulle linee tratteggiate a fianco del simbolo scelto. Ogni elettore può esprimere al massimo tre preferenze, e se ne sceglie due o tre queste devono esprimere alternanza di genere, pena l’annullamento della seconda o terza preferenza.
I partiti che saranno votati a livello nazionale arriveranno in Europa dividendosi per provenienza politica; infatti il Parlamento Europeo è diviso in gruppi politici che attualmente sono sette: da sinistra verso destra troviamo con 37 seggi il Gruppo della Sinistra (GUE), i Socialisti e Democratici (S&D) con 140 seggi, i Verdi e l’alleanza libera europea con 72 seggi, Renew Europe con 102 seggi, il Partito Popolare Europeo (PPE) con 178 seggi, i Conservatori e Riformisti Europei (ECR) con 68 seggi, Identità e Democrazia (ID) con 59 seggi e infine il gruppo dei non iscritti, ovvero coloro che non hanno aderito a gruppo politico alcuno, con 49 seggi.
Cosa dicono i sondaggi
Come arrivano i partiti italiani alle europee? Secondo l’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/You Trend per SkyTG24, Fratelli d’Italia è al primo posto delle preferenze degli italiani con poco più del 27%. Per FdI queste elezioni sono un test nel mezzo del percorso del mandato Meloni, ma sono anche decisive per portare un vento conservatore in Europa. Meloni, nella sua annunciazione della campagna in vista delle europee, ha rimarcato un’Italia ambiziosa che possa contare a livello internazionale e che possa cambiare l’Europa.
Nella stessa conferenza la presidente del Consiglio ha annunciato la sua candidatura in tutte le circoscrizioni. Anche altri leader dei partiti politici sono scesi in campo come Elly Schlein, Matteo Renzi, Calenda e Tajani. La seconda forza è il Partito Democratico con poco più del 20.5%. “L’Europa che vogliamo” è il titolo scelto dal PD per il suo progetto europeo. I punti chiave del programma sono la giustizia sociale, la transizione ecologica, il salario minimo, un’Europa più solidale sul tema migrazioni e maggiore inclusione per le famiglie non tradizionali.
Come terza forza troviamo il Movimento 5 Stelle con poco più del 16%. Inoltre, alle elezioni europee 2024 il 47% degli italiani voterà pensando, inevitabilmente, alla politica nazionale. Tra Lega e Forza Italia stiamo assistendo a un testa a testa come quarta forza: in questo momento entrambi i partiti sono intorno all’8.3%. L’Alleanza Verdi Sinistra (AVS) risulta vicina al 5%, gli Stati Uniti d’Europa sono dati invece al 4.5%, superando quindi nelle proiezioni la soglia di sbarramento. Al di sotto della soglia troviamo Azione, con poco meno del 3.8%.
Le candidature più discusse alle elezioni europee 2024
Hanno fatto e stanno facendo discutere le candidature di Ilaria Salis e del generale Roberto Vannacci. Quest’ultimo, candidatosi con la Lega, alla presentazione del nuovo libro di Matteo Salvini ha affermato: “Scendo in politica per le mie figlie, per dare loro un’Europa migliore, un’Europa dove una donna possa uscire la sera senza paura di essere molestata, un’Europa dove si possa manifestare liberamente la propria idea ed il proprio pensiero qualsiasi esso sia”. Potrebbe sembrare un progressista in difesa dei diritti delle donne e della libertà di pensiero; peccato che molte delle sue affermazioni, se non tutto il suo pensiero, dicano l’opposto. Sugli omosessuali afferma: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione”. È evidente come il generale abbia confuso la libertà di esprimere il proprio pensiero con l’incitamento all’odio.
Denunciato da Paola Egonu per le parole che aveva speso sulla pallavolista: “Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. Questa candidatura appare dunque fuori da qualsiasi tipo di narrazione della storia: un candidato alle elezioni europee 2024 indagato per istigazione all’odio razziale dalla Procura di Roma dopo un esposto del sindacato militare. Come se non bastasse, appena qualche giorno fa Vannacci ha invitato a votarlo con “una decima“, ovvero una X in riferimento alla Decima Mas, unità militare fascista. Ma cosa dicono i sondaggi sulla candidatura di Vannacci? Sempre secondo Quorum/YouTrend, solo il 12% degli elettori ha fiducia nel generale.
Ilaria Salis è stata candidata alle elezioni europee 2024 da Alleanza Verdi e Sinistra. L’insegnante di Monza, che in questo momento si trova ai domiciliari a Budapest, è accusata di aver partecipato all’aggressione di alcuni neonazisti. Il caso Salis risaltò agli occhi di tutti quando diventarono virali le immagini che la ritraevano in catene, facendo sorgere un caso politico. La sua vicenda è stata però politicizzata sin dall’inizio, ma era inevitabile. Ciò che ha fatto scalpore è in primis un paese, come l’Ungheria, dai tratti palesemente autoritari che consente raduni che coinvolgono neonazisti, e in secundis la presunta aggressione di Ilaria Salis. Le immagini che la ritraggono in catene hanno fatto il giro del mondo, dividendo le opinioni sul caso. Secondo il sondaggio di Bidimedia, il 9.5 % degli elettori prenderebbe in considerazione la possibilità di votare Ilaria Salis.
Queste due candidature hanno attirato l’attenzione di molti elettori e della stampa italiana. Che sia una candidatura della Lega o di AVS, l’ideologia politica viene sovrastata da altre questioni, dato che il generale è indagato per istigazione all’odio razziale e Ilaria Salis in questo momento si trova in carcere per una presunta aggressione fisica. Se entrambi dovessero ottenere abbastanza voti da entrare nel Parlamento Europeo, godrebbero dell’immunità parlamentare.
Votare alle elezioni europee resta comunque un’occasione da non sprecare, dato che è l’unica assemblea transnazionale al mondo eletta dai cittadini, dove i deputati e le deputate discutono di tutte quelle norme che impattano sulla nostra vita, dalla salute al cambiamento climatico, dalla cultura all’economia. Detto ciò, in Italia si vota sempre meno. Alle prime elezioni europee del 1979, l’affluenza superò l’80%, mentre alle ultime elezioni del 2019 l’Italia si è fermata al di sotto del 60%.
Claudio Napolitano