Finisce il viaggio durato 58 anni dell’ultimo degli affreschi mancante al gruppo dei tre sottratti dalla Sovrintendenza Archeologica di Pompei nel 1957.

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Donna con Oinochoe, uno dei tre affreschi rinvenuti.

Dovevano finire all’asta, in seguito alla morte del loro proprietario, ricco magnate statunitense collezionista d’arte, ma gli affreschi erano spariti. L’abile lavoro dei carabinieri del reparto Tutela del patrimonio artistico ha permesso il recupero di questo bene artistico inestimabile oltreoceano, la cui collaborazione con le autorità statunitense ha impedito la vendita tenutasi a New York. Quello recuperato negli Usa è solo l’ultima di 25 opere recuperate nel corso di anni di cui fanno parte tesori il cui valore è stimato intorno ai 30 milioni di euro come la “Bella addormentata“, statua marmorea che ricorda nella posa l’omonima principessa del II secolo dopo Cristo, la cuspide del sarcofago pestano del IV-III avanti Cristo con l’Auleta, il suonatore di flauto di epoca Macedone.

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Villa dei Misteri,Pompei.

L’affresco ritrovato a New York, insieme ai suoi due affreschi “compagni di avventure”, una figura maschile e una donna con Oinochoe, rispettivamente rinvenuti tra la Svizzera, la Gran Bretagna e gli Usa, presto sarà presto esposto in una mostra, che contribuirà ad attirare sempre più turisti nel sito archeologico. Gli scavi e la loro gestione sono state recentemente al centro di diverse polemiche sia per l’utilizzo dei fondi europei stanziati per la riapertura di diverse domus chiuse da anni, sia per la spesso imprevista chiusura dei cancelli d’accesso nei giorni festivi (quelli in cui giungono più turisti) a causa della mancanza di risorse per il pagamento degli straordinari per gli addetti. Ciononostante il fascino senza tempo di Pompei continua a richiamare turisti da ogni angolo del mondo, che nelle prime domeniche del mese, in cui l’ingresso è gratuito, arrivano ad essere oltre 50.000. Da segnalare è anche la recente riapertura di un’intera ala della Villa dei Misteri, una delle più affascinanti e suggestive di tutta la zona per il numero di dipinti perfettamente conservati rivenuti al suo interno, accessibili al pubblico dopo più di due anni di lavori di restauro. E’ auspicabile che dopo i recenti avvenimenti l’organizzazione di Pompei ritorni ad essere all’altezza del gioiello d’arte e di urbanistica che tutto il mondo ci invidia.

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Giusy De Filippo

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