Mostra Monet - Fonte immagine: Arthemisia
Mostra Monet - Fonte immagine: Arthemisia

In occasione dei 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo, il Comune di Padova e Arthemisia, hanno presentato una mostra dedicata a Claude Monet con oltre cinquanta capolavori eccezionalmente prestati dal Musée Marmottan Monet di Parigi per ripercorrere la storia di uno degli artisti più importanti e più amati in europa e nel mondo.

La mostra, intitolata ‘Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi‘ è aperta al pubblico fino al 14 luglio 2024 presso il Centro Altinate San Gaetano di Padova. La collezione dei dipinti pervenuta è stata frutto del generoso lascito del figlio di Claude Monet, Michel Monet, nel 1966, poichè si tratta di opere che venivano gelosamente conservate dall’artista per sè nella sua casa di Giverny.

L’impressionismo francese è uno dei pochi movimenti artistici più amati e conosciuti dal pubblico – eppure, si tratta del più attaccato dalla critica, incompreso e rifiutato. Gli impressionisti hanno messo in discussione l’arte canonica (quella che rappresentava il bello, la perfezione, il realismo fiammingo e iperdettagliato), in favore di una pittura rivoluzionaria che ha rinunciato al cavalletto per dipingere en plein air, all’aria aperta, nelle foreste, tra le variazioni di luce e colore per cogliere al meglio le impressioni. Claude Monet, infatti, subito si distinse per la sua personalità e qualità del lavoro singolare. Nelle sue opere non era importante definire un volto, l’abbigliamento del suo soggetto; piuttosto preferiva dare l’idea, un accenno che dava la sensazione di un istante e non la sua definizione. Poichè l’istante cambiava ogni volta ed era fugace, la sua ricerca era sempre continua – per tale ragione molte tele impressionistiche sono simili tra loro – perchè quel che cambia è il riflesso luministico. Gli impressionisti cercano il momento irripetibile: l’istante che non si ripropone più, la vibrazione dell’acqua nelle onde, la luce che cambia.

In mostra sono presenti non solo i capolavori di Monet ma anche dei suoi maestri e compagni di viaggio quali Eugène Boudin, Eugène Delacroix, Pierre Renoir, Auguste Rodin.

Il percorso è suddiviso in varie tappe, dagli esordi dell’artista sulla costa normanna fino ai soggiorni in Olanda, Norvegia e Londra. Le sue opere testamento per eccellenza sono le Ninfee dipinte nella tenuta di Giverny, della quale si osservano vari dipinti con sfumature diverse.

L’origine dell’impressionismo

Il termine ‘impressionismo‘ fu coniato dal giornalista Louis Leroy al fine di deridere il tipo di pittura che stava osservando all’inaugurazione della mostra impressionista del 1874 tenutasi nello studio del fotografo Nadar. Dinanzi al dipinto di Monet, ‘Impression, soleil levant‘, si dimostrò molto critico e affermò che quello non era un dipinto bensì solo un’impressione. Utilizzò il termine in modo dispregiativo alludendo al fatto che il pittore non sapesse in realtà disegnare perchè aveva solo ‘accennato’ il disegno. I giovani impressionisti del gruppo Pissarro, Monet, Sisley, Degas, Renoir, Cézanne, Morisot, Guillaumin, contrariamente alle aspettative, apprezzarono molto quel termine e lo adottarono come loro etichetta. Ad oggi l’impressionismo è il movimento più diffuso, sostenuto e apprezzato al mondo.

Sabrina Mautone

Sabrina Mautone
Sabrina Mautone nasce a Napoli il 18/05/96 e vive a Milano. Giornalista pubblicista laureata in Lingue Moderne presso la Federico II e specializzata in Comunicazione e Cooperazione Internazionale per Istituzioni ed Imprese presso l'Università Statale di Milano. Con un master post-lauream in Giornalismo Radio-Televisivo a Roma, lavora da freelancer e segue eventi in Italia e all'estero.

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