1“No Boundaries. Oltre le frontiere dell’apprendimento linguistico. Una prospettiva di inclusione” , è il titolo del Congresso tenutosi lo scorso 25 Novembre presso il Palazzo Du Mesnil di Napoli per iniziativa dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” e il SOD, Sportello Orientamento Diversamente abili e con la coordinazione del Prof. Paolo Valerio, Direttore del Centro di Ateneo SInAPSi della Federico II.

Tema centrale quello dell’accessibilità ad ogni grado di istruzione, con particolare attenzione a quello universitario, per gli studenti affetti da disabilità, con relativi piani di risoluzione ed ottimizzazione per i percorsi di studio mirati alle loro esigenze.

Disabilità è un termine generale per indicare l’invalidità fisica di una persona, i limiti nel compiere delle azioni e le restrinzioni nel prendere parte a delle situazioni della vita di tutti i giorni.

Ad aprire la Conferenza, la Prof.ssa Anna De Meo, docente di didattica delle lingue moderne all’Orientale e Presidente del Centro Linguistico di Ateneo CILA UNIOR, che ha sottolineato la fondamentalità di nuove prospettive di inclusione, nuove forme di dialogo e la necessità di una maggiore attenzione durante il percorso di studi per gli studenti diversamente abili (necessità di un supporto particolare e individualizzato). In particolare, ha posto l’attenzione sulla sordità e sulle difficoltà dell’apprendimento di una seconda lingua vocale per gli studenti sordi extracomunitari i quali, per avere un permesso lungo di soggiorno, hanno bisogno di un attestato lingua italiana di livello almeno A2.

La prima sessione dell’incontro ha avuto come linea guida l’integrazione trasversale e il confronto con altre realtà fuori dall’Italia. E’ stata coordinata dal Dott. Claudio Arrigoni, giornalista del Corriere della Sera, blogger di “inVisibili” e corrispondente Paralimpiadi Rio 2016, che ha posto l’attenzione sulla necessità di un “design for all” (ad esempio, stop ai WC per disabili creando un unico WC che sia unico per tutti, eliminando anche la differenza uomini/donne..) ponendo fine alla discriminazione, sopratutto nell’uso dei termini con in quali si indicano le persone affette da disabilità, perchè discriminare è trattare diversamente diffondendo una nuova cultura linguistica tra il pubblico che nei gesti e nelle parole del quotidiano, tende alla differenziazione e alla discriminazione, anche nelle forme più sottili.

Intervento speciale quello del Dott. Kwamena Dadzie-Dennis, Segretario esecutivo del Consiglio Nazionale delle persone con disabilità in Ghana, che in un video messaggio ha illustrato le leggi in vigore nel suo Paese volte a promuovere e proteggere i diritti delle persone disabili e la necessità di fornire un’istruzione specializzata. Esistono, di fatti, Scuole Integrate (classi separate all’interno delle scuole principali per bambini disabili, i quali dopo 2-3 anni di lezioni specifiche vengono reintegrati nelle classi assieme agli altri compagni normodotati) e Scuole Speciali. Non mancano, comunque, lacune del sistema come la preparazione stessa degli insegnanti, e la mancanza di fondi e di strutturre (come le rampe).

La seconda sessione invece, coordinata dal Prof. Sergio Baldi, ha visto l’intervento del Prof. Daniele Fedeli, docente presso l’Università degli Studi di Udine, in merito ai bisogni educativi speciali per gli studenti affetti da DSA e EBD. Negli ultimi anni si è verificata una crescita esponenziale di ragazzi affetti da tali disturbi dell’apprendimento iscritti all’università:  talvolta, presentano certificazioni troppo vecchie o ne sono privi, aumentando così le difficoltà di individuare il problema; di quì, la necessità di realizzare una differente metodologia per il loro percorso didattico: Non ignorare le ripercussioni emotive dei soggetti, dare una corrispondenza tra le funzionalità dello studente e il lavoro che offre il suo corso di laurea, investire di più sul metodo di studi.

Altro intervento della sessione quello del Prof. Alessandro Pepino, docente di bioingegneria elettronica ed informatica presso la Federico II di Napoli e responsabile della Sezione Tecnologia al SInAPSi. Tema del suo discorso le tecnologie applicabili per ottimizzare e facilitare l’apprendimento e l’accessibilità alle lezioni per gli studenti disabili in particolare coloro che sono affetti da disturbi specifici dell’apprendimento: sensibilizzare i docenti sul tema, consigliando loro di utilizzare una metodologia meno tradizionale e più avanzata come l’approcio al blended learning: registrare le lezioni, utilizzare testi in formato digitale, fare programmi di sintesi vocale, fornire mappe concettuali, concedere agli esami un tempo supplementare del 30%, valutare maggiormente il contenuto rispetto alla forma, utilizzare e-book.

Una giornata all’insegna della sensibilizzazione e dell’informazione sulle tante diverse forme di disabilità e uno scopo principale, quello dell’accessibilità all’istruzione universitaria per tutti.

Rosaria Ferrara

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