Con l’avvicinarsi del referendum costituzionale, tanto caldeggiato dal Governo Renzi (anche se non si conosce, ad oggi, ancora una data precisa in cui si andrà a votare), cominciano a schierarsi compatti, a favore del fronte del SI o di quello del NO, partiti, comitati civici e movimenti politici. E proprio un movimento politico, Massa Critica (uno dei più importanti e attivi di Napoli), si è da sempre schierato a favore del NO ad una eventuale modifica alla nostra Costituzione.
“Assistiamo ad una vera e propria rottura del patto sociale tra cittadini e Stato; alla demolizione sistematica dei corpi intermedi; allo smantellamento dei diritti e del lavoro;alla mortificazione della rappresentanza; alla persecuzione sistematica di tutti quei movimenti di lotta e resistenza contro la devastazione dei territori, dell’ambiente, dei beni comuni; alla persecuzione poliziesca messa in atto contro gli attivisti pacifisti che si oppongono alle installazioni militari e alle guerre, agli sgomberi di tutte quelle realtà che costruiscono dal basso esperienze di mutualismo e sostegno ai migranti, ai senzatetto, alla povertà, che producono cultura alternativa al sistema dominante.” – afferma il movimento – “E’ in gioco un modello di società che punta alla crescita senza limiti del benessere di pochi a scapito della giustizia sociale e dell’ambiente che ormai ha raggiunto il limite del non ritorno.” “La Controriforma Costituzionale” – si legge nel comunicato di Massa Critica – “rappresenta la formalizzazione finale della politica antidemocratica, autoritaria che vuole annullare diritti e garanzie che è stata perseguita di fatto con le riforme strutturali degli ultimi anni: Job Act, Sblocca Italia, “Buona” Scuola, Riforma della pubblica amministrazione, decreto Madia, ecc.
I governi che si sono succeduti in questi ultimi anni, che hanno visto il PD protagonista, nonostante la sua eterogenea composizione interna, hanno progressivamente costruito il devastante panorama sociale del nostro Paese.”
Il referendum viene quindi visto come un punto focale e cruciale per il futuro del Paese. Renzi stesso ha commesso probabilmente l’errore di rendere questo voto troppo “personalistico”, come Cameron nel Regno Unito per la questione Brexit, e sicuramente la figura del premier verrebbe pesantemente indebolita in caso di esito negativo per quanto riguarda questa strapubblicizzata riforma, cavallo di battaglia del Governo.
Tuttavia il movimento si pone un fine ben più grande della semplice bocciatura al referendum. E’ il governo Renzi infatti ad essere visto come zavorra per il paese, la cui unica speranza di crescita risiede nella caduta dell’esecutivo stesso: “Oltre al referendum in difesa della Costituzione e al necessario obiettivo di far cadere il governo Renzi, bisogna immaginarsi e costruire alternative credibili per non spianare la strada a chi, continuerà a non costruire una valida alternativa per i bisogni e le necessità dei milioni di persone colpite dalla crisi. “ – afferma il movimento, chiamando poi a raccolta tutti i cittadini affinchè si uniscano alla protesta – “Per raccogliere una sfida cosi grande, ci sarà bisogno di mettere mano in maniera approfondita alla cassetta degli attrezzi che ha regolato le lotte nel corso di questi ultimi anni. Sarà fondamentale discutere dei temi più caldi che bollono nella pancia di questo paese: di diritto alla casa, di lavoro e pratica dello sciopero, di confini e flussi migratori, di scuola ed università, di tutele universali, di devastazione ambientale e grandi opere; di un piano energetico nazionale e di conversione ecologica e sarà importante approfondire gli aspetti più recenti della guerra costruita ad arte, del decreto Madia ed infine soffermarsi sugli orizzonti possibili di organizzazione che questa fase ci propone per provare a divaricare la forbice sempre più larga che esiste tra potere e governo nelle nostre realtà territoriali, ragionando sulle opzioni, le esperienze e le suggestioni del neo-municipalismo e del movimentismo più propositivo.”
Dopo la storica assemblea pubblica estiva in piazza San Domenico (cui prese parte anche il sindaco De Magistris), Massa Critica allestisce un altro evento aperto al dibattito pubblico, scelto fin da sempre come modus operandi del movimento. Stavolta l’appuntamento sarà il 3 e 4 settembre all’ex carcere minorile Filangieri, oggi conosciuto come Scugnizzo Liberato. Alleghiamo a seguito il calendario degli eventi:
3 Settembre
MATTINA
ore 10.00 Introduzione
ore 11.00 Plenaria Referendum
POMERIGGIO
15.00/19.30 due serie di tavoli :
1° SERIE 15.00-17.00 diritto alla casa, formazione (scuola/università), confini, comunicazione, lavoro /tema sciopero/ tema generazionale.
2° SERIE 17.30-19.30 Neo Municipalismo – Decreto madia – devastazioni, grandi opere, energia.
4 Settembre
ore 10.00 Plenaria (apertura con report dei vari tavoli e discussione finale.)
Domenico Vitale