“Del giovane caudillo Renzi, che dire? Un maleducato di talento. Il Corriere della Sera ha appoggiato le sue riforme economiche, utili al Paese, ma ha diffidato fortemente del suo modo di interpretare il potere. Disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche. Personalmente mi auguro che Mattarella non firmi l’ Italicum”.

Queste le parole di Ferruccio De Bortoli, ex direttore de “Il Corriere della Sera” che aveva annunciato le sue dimissioni circa 9 mesi fa ed ha scritto il suo ultimo editoriale (clicca qui per leggerlo) in cui, in genere, si salutano e ringraziano lettori e colleghi.

Lui, invece, l’ha usato per tirare le orecchie agli “azionisti litigiosi” e scagliarsi soprattutto contro il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, senza tralasciare frecciatine a Mario Monti a cui “non erano piaciuti alcuni nostri editoriali per essere eufemici”, Romano Prodi e Silvio Berlusconi tutti rei, assieme al resto della classe dirigente italiana, di considerare “L’informazione un male necessario”.

L’ex dirigente de “Il corriere della Sera” ha, infine, ringraziato i suoi “preziosi collaboratori” e congedato i suoi lettori.

Come reagirà il premier? Per ora non c’è stata alcuna risposta né da lui né dagli altri diretti interessati chiamati in causa da De Bortoli, ma staremo a vedere.

Ferdinando Paciolla

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