Gli orsi polari, i piu’ grandi e potenti mammiferi carnivori viventi sulla Terra, sono a rischio estinzione. A lanciare l’allarme è il WWF: nell’ultimo rapporto pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dedicata all’animale istituita dall’organizzazione no profit Polar bears International la nota associazione animalista ha fatto sapere che il 30% della popolazione di orsi polari rischia di scomparire nel giro di 35 anni.

 La motivazione principale è da attribuire ai cambiamenti climatici e quindi allo scioglimento dei ghiacci del Polo Nord. Nel corso degli ultimi anni la specie ha visto il suo habitat restringersi (a gennaio l’estensione dei ghiacci artici era del 10% in meno rispetto all’ultima rilevazione effettuata) e di conseguenza diminuire il numero di foche e pesci, loro nutrimento principale. L’animale si è ridotto al cannibalismo e ciò mette a repentaglio la riproduzione.

Come se non bastasse gli incontri sempre più frequenti con l’uomo, specie in Norvegia, hanno letteralmente peggiorato la situazione. La polizia delle Svalbard, arcipelago norvegese tra l’Europa del Nord e il Polo, ha denunciato il raddoppio del numero di esemplari di Thalarctos abbattuti. ”Quest’anno, finora, sono stati abbattuti quattro orsi polari, mentre, a confronto, fino all’anno scorso ne venivano uccisi uno o due ogni dodici mesi.” ha dichiarato il capo dei reparti della polizia dell’arcipelago Victor Arnesen.

Rei di questa barbarie sono soprattutto i turisti e i turisti-cacciatori che sentendosi minacciati dagli orsi bianchi sparano contro di loro con munizioni reali. In aprile dei turisti finlandesi hanno abbattuto un orso polare che si era avvicinato fino a meno di 200 metri. Trattandosi di autodifesa il gruppo ha agito nell’ambito delle leggi. In giugno un cacciatore di renne ha ucciso un’ora adulta durante un battuta di caccia dichiarando di essersi sbagliato con le munizioni e in agosto un’orsa di due anni è stata trovata morta nei pressi di un campo di ricerche russo. Il battitore è stato multato con un ammenda equivalente a circa duemila euro, mentre per il secondo caso sono in corso delle indagini.

Secondo le leggi dello Svalbard i cittadini devono avere sempre a portata di mano degli oggetti in grado di spaventare e indurre alla fuga gli orsi. Quando l’animale si avvicina troppo e manifesta intenzione di attaccare è consentito utilizzare le armi per legittima difesa. Negli ultimi mesi gli incontri tra esseri umani e orsi si sono susseguiti. Le autorità dovrebbero rivedere d’urgenza le norme in materia in modo da prevenire che ciò avvenga. Gli orsi polari sono in pericolo e bisogna agire nell’immediato.

Vincenzo Nicoletti

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