Il caso Veropalumbo arriva in Parlamento grazie all’iniziativa del Gruppo Alternativa-libera Possibile: presentata l’interrogazione contro il secondo stop alle indagini.

Risale al 30 settembre il comunicato stampa emesso dal gruppo Alternativa-libera Possibile, nato dall’incontro tra i fuoriusciti del M5S e il movimento dell’ex piddino Pippo Civati, posto all’attenzione dei Ministri dell’interno e della giustizia, Angelino Alfano e Andrea Orlando. Tra i firmatari del testo, l’ex Dem Andrea Maestri e i parlamentari CivatiBrignone, Mattarelli, Pastorino, Artini, Baldassarre, Bechis, Segoni e Turco.

L’interrogazione alla Camera è stata presentata dopo il secondo stop alle indagini avvenuto il 25 settembre da parte del gip Antonello Fiorentino, il quale ha ritenuto impossibile riuscire a risalire all’identità di chi ha ucciso Giuseppe Veropalumbo la notte del 31 dicembre 2007.

Nel comunicato i parlamentari riportano brevemente la storia di Giuseppe e le vicissitudini giudiziarie che, da quasi 10 anni, si susseguono. Concludono chiedendo al Governo: “se sia a conoscenza di quanto narrato in premessa e se disponga di ulteriori elementi, per quanto di competenza, sulla vicenda; se non ritenga opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a sopportare il lavoro dell’Osservatorio comunale per la legalità del comune di Torre Annunziata, affinché possa continuare la sua attività di centro anti-camorra e il suo impegno di sostegno alle vittime”.

L’iniziativa è stata subito appoggiata dal Comitato anti-camorra “Possibile – Giancarlo Siani” di Acerra. In una nota, infatti, il portavoce Rocco Grimaldi afferma: “Il delitto Veropalumbo è un omicidio di camorra, nessun delitto, nessuna vittima innocente può restare senza giustizia, si faccia il massimo sforzo si tenga alta l’attenzione per assicurare il colpevole i colpevoli alla giustizia”.

Flora Visone

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